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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





Il comune è situato in collina, a 546 metri sul livello del mare. Conta oltre 7500 abitanti. E' una cittadina ridente della provincia di Agrigento, da dove dista circa 20 Km., e un importante centro minerario. L'attività artigianale è dedita alla manifattura di articoli di lana. Il clima è asciutto e secco d'inverno, fresco e ventilato d'estate.
Dagli scritti di Polibio e da notizie storiche piuttosto frammentarie presenti in diverse pubblicazioni, sembra che l'attuale nome derivi dal greco "Herbessus" che sta a significare "Mons Foveae", ossia "Criptae" cioè monte incavato o "oscurità sotterranea".
L'antica "Erbesso" fu una città sicula colonizzata dai greci dopo il VIII a.C., della quale si servirono i Romani durante l'assedio della città di Agrigento (262 a C) come luogo di deposito di viveri e di materiale bellico.
Dopo cinque mesi di assedio Annibale, comandante degli assediati chiese aiuto a Cartagine che inviò in Sicilia, al generale cartaginese Annone di stanza a Lilibeo, truppe ed elefanti. Annone si mosse da Lilibeo verso Agrigento. Giunto ad Eraclea incontrò messaggeri che annuciavano l'intenzione di Erbasso di arrendersi spontaneamente. Tuttavia, anche senza i rifornimenti di Erbasso, i romani riuscirono a sottomettere Agrigento.
Anche lo storico Fazello sostiene che si trattava di un villaggio distrutto dai Romani nella prima guerra punica.
Nell'anno 840 d.C. Grotte fu saccheggiata dall'esercito musulmano diretto contro Castrogiovanni, ed ancora nell' 868 fu messa a ferro e fuoco dall'esercito musulmano diretto contro Girgenti.
Sappiamo invece, con più certezza, che Grotte fu terra feudale già sotto gli Aragonesi. Alterne vicende assegnarono questo territorio a diversi baroni tra cui i Ventimiglia ei i Montaperto.
Nel 1527, l'imperatore Carlo V° concede al barone Gaspare Montaperto ed ai suoi eredi la "licenza populandi", cioè la facoltà di popolare il feudo: è l'anno di nascita di Grotte.
In seguito Grotte passa al duca Tommaso Sanfilippo e quindi al duca Vincenzo La Grua Talamanca Filangeri dei principi di Carini e questa famiglia istituisce lo stemma di Grotte, oggi stemma ufficiale. E' noto che Don Vincenzo La Grua Talamanca nel secolo scorso vendette ed assegnò le proprie terre ai vari creditori.
Nel 1688 il Principe di Carini eresse la parrocchia Matrice di Grotte nella Chiesa di Santa Maria dell'Itria, sotto il titolo di Santa Venera, Vergine e Martire e riservandosi, nell'atto costitutivo, il diritto di patronato sulla scelta del rettore. Nel 1721 il Principe fu nominato "Duca di Grotte". Nel 1772 fu fondato il collegio di Maria allo scopo di educare le fanciulle povere, annesso alla Chiesa di San Vincenzo Ferreri, intitolata successivamente alle Anime del Purgatorio. Nel 1819 il paese ottenne l'autonomia amministrativa.
Tra il 1873 e il 1876, Grotte fu al centro dell'attenzione nazionale perchè un sacerdote, don Luigi Sciarratta, diede luogo ad uno scisma, costituendo una vera e propria chiesa separata contro l'allora Vescovo di Agrigento, Mons. Domenico Turano. Il sacerdote fallì nel suo intento, venne scomunicato ed abbandonato dai seguaci. Si ebbe quello che le cronache nazionali definirono " Lo scisma di Grotte", conclusosi con il rientro in seno alla Chiesa Cattolica di tutti gli scismatici.
Nel 1932 è l'anno in cui arriva a Grotte l'energia elettrica, dapprima ad illuminare il corso principale, poi le altre strade del Paese. Nel 1948 iniziò la costruzione delle fognature cittadine. Nel 1950 l'acquedotto "Tre Sorgenti" portò a Grotte L'acqua corrente. Nel 1956 venne cotruito l'edificio della Scuola Elementare lungo il Viale della Vittoria. Nel 1967 fu istituita la biblioteca comunale "Martin Luther King". Negli anni seguenti furono allargati i locali della Scuola Media, vennero realizzate molte strade di collegamento interno ed esterno del paese, venne risistemata l'antiquata rete fognaria, venne costruita una casa di riposo per anziani affidata alle Suore "Boccone del Povero", venne costruito il campo sportivo. Da un punto culturale un anno importante è il 1980; in quell'anno venne istituito il premio letterario "Racalmare" presieduto dallo scrittore Leonardo Sciascia, che si svolge annualmente a settembre.
Il gruppo folkloristico Herbessus prende il nome dall'antica denominazione "Erbesso".



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