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:: Petrosino » La storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





Petrosino (Piddrusinu in siciliano) è un comune italiano di 7.674 abitanti della provincia di Trapani in Sicilia, affacciato sul Mar Mediterraneo e confinante con le municipalità di Marsala e Mazara del Vallo.
Venne istituito il 1° luglio 1980 e il suo territorio ricavato da parti dei comuni di Marsala e Mazara del Vallo.
Il termine petrosino, nella pronuncia siciliana (piddrusinu), si traduce anche con la parola italiana prezzemolo.
Fino al 1600 il territorio è incolto ed inabitato. La delimitazione territoriale primordiale del comune prende forma grazie ad alcuni provvedimenti legislativi del 1758 a favore della infeudazione della contrada San Giuliano e della costruzione di dimore stagionali per i periodi di semina e di raccolto. L'insediamento si perfezionò grazie all'inglese John Woodhouse con la costruzione di un baglio il cui portale divenne poi lo stemma e simbolo del paese.
In seguito all'Unità d'Italia e alla Legge Corleo del 1862 (che sancisce l'abolizione dei feudi ecclesiastici) il territorio va assumendo la conformazione moderna con la nascita dei primi conglomerati urbani tipici detti Chianura (da chianu), tuttora esistenti. Dall'anno 1880 ai primi del Novecento la costruzione della linea ferroviara Sicula Occidentale e della stazione ferroviaria Petrosino-Strasatti oltre che l'ingrandimento del chianu Chiesa (oggi Piazza Francesco De Vita e centro cittadino) e che l'aumento della popolazione residente in pianta stabile da l'impulso per la prima richiesta di autonomia del 1937.
Nel settore monumentale ricordiamo: la Torre Sibiliana del secolo XV, la Torre Montenero del secolo XVII, il Baglio Woodhouse, il Baglio Spanò del secolo XIX e il Baglio Basile.
Nel settore monumentale ricordiamo: la Torre Sibiliana del XV secolo, la Torre Montenero del XVII secolo, il Baglio Woodhouse, il Baglio Spanò del XIX secolo.


ECONOMIA

La sua economia si basa essenzialmente sull'agricoltura. Si producono ortaggi in serra, uva da tavola e da mosto. Risulta essere il comune più vitivinicolo d'Italia, con la maggiore produzione di uva per abitante. Contribuisce in maniera significativa alla produzione del noto vino Marsala. Sono presenti anche allevamenti di bovini. Nel 1632 il borgo andò assumendo la configurazione attuale: l'insediamento si perfezionò grazie all'inglese John Woodhouse con la costruzione di un baglio il cui portale divenne poi lo stemma e simbolo del paese.


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