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ITINERARIO DEI CASTELLI NELLE PROVINCIE SICILIANE


 

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)


Area Fortificata Medievale

Area Fortificata Medievale



Sulla cima più alta del Monte Barbaro si sono susseguite molte e diverse costruzioni. Quasi nulla rimane, purtroppo, delle strutture di età classica ed ellenistica, se non qualche lembo di pavimento (in cocciopesto o in mattoni quadrati). Probabilmente verso la fine dell'epoca romana e l'inizio di quella bizantina (V-VI secolo) furono costruite al centro dell'area una torre e una cisterna.
Dopo un lungo periodo di abbandono, vi si costruirono una serie di strutture, interpretabili come abitazioni, racchiuse da un recinto. Queste case, di una tecnica edilizia relativamente povera (blocchi di calcare locale legati con semplice terra), erano coperte da tetti di coppi. La loro costruzione si deve con ogni probabilità alla popolazione musulmana che si stabilì sul Monte Barbaro nel corso del XII secolo. Case molto simili a queste sono state anche ritrovate nell'area della chiesa alle spalle del teatro. Esse vennero in seguito abbandonate e occupate da sepolture cristiane.
Verso gli inizi del XIII secolo, con l'arrivo di un signore cristiano, si costruì al centro della sommità una gran dimora dotata di un cortile centrale, mentre le precedenti abitazioni furono riadattate al fine di ricostituire un recinto difensivo.
L'intera acropoli venne infine completamente abbandonata verso la metà del XIII secolo in seguito ad un evento bellico, come testimoniano le numerose punte di freccia rinvenute, commiste a strati di incendio, negli ambienti del circuito più esterno. La distruzione può collegarsi con i rivolgimenti che caratterizzarono questa parte della Sicilia durante il regno di Federico II. Dalla seconda metà del XIII secolo la città non fu più abitata, anche se vi sono prove di una frequentazione sporadica di pastori e cavatori di pietra.




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Parco Archeologico di Segesta

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