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Castello dei tre cantoni - Scicli
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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Castello dei tre cantoni - Scicli

Castello dei tre cantoni - Scicli




I resti del cosidetto castello dei Tre Cantoni o Castelluccio sono visibili su uno sperone roccioso, nel settore sud-orientale dell'altipiano ibleo, denominato collina di San Matteo (229 m.), a ridosso dell'odierna città di Scicli. I resti visibili sono quelli relativi ad un restauro del XVI secolo, che tuttavia dovette conservare gran parte delle strutture originali.
Il complesso, lungo m 70 e largo 20, è costituito da un corpo centrale che si prolunga mediante aggiunte postume sia verso nord-est sia verso sud-ovest ed è delimitato ad oriente da un fossato, il cui nucleo era forse di origine naturale, ma adattato probabilmente in seguito per opera dell'uomo in base a specifiche esigenze di difesa, delimita l'intero corpo di fabbrica. Il corpo centrale ha forma trapezoidale, è alto m 7 ed è dominato dalla torre triangolare, di m 10 per lato, che si eleva per m 1,60 rispetto al livello dello zoccolo centrale e forse già esistente al 1300.
Il prolungamento nord-orientale dell’edificio era costituito in origine da un primo muraglione di grandi dimensioni terminante in una torretta quadrata, e fu successivamente ampliato con un secondo muraglione che formava angolo acuto col primo delimitando un terrapieno triangolare alto m 5. A sud-ovest, invece, il corpo centrale si annetteva ad un secondo corpo di m 11 x 11,50/13,00 con un saliente alla estremità sud.ovest; questo secondo corpo si congiungeva, a sua volta, con un’area delimitata da mura che sembra avere avuto piuttosto una funzione residenziale ed appartenente alla fase finale di vita del castello.
La versione del Castelluccio che noi possediamo è quella sigillata dal terremoto del 1693 che danneggiò severamente la struttua e risale probabilmente ad un restauro del XVI secolo che dovette, tuttavia, conservare gran parte delle strutture originarie.
Notizie storiche
Il castello è attestato con certezza dal XIII secolo, sebbene non si escluda la presenza di un fortilizio già in epoche precedenti, infatti: «l'anno duecentocinquanta (864-65)...I Musulmani, assediata Scicli, la presero» (Ibn al-Athir, in Amari, I, p. 383).
L'assedio da parte di truppe musulmane implica la presenza possibile, durante il periodo bizantino, di mura urbiche e/o, quanto meno, di un phrourion o kastelion a salvaguardia dell'abitato.
Nel 1093 Scicla viene ricordata tra le pertinenze della diocesi di Siracusa.
Nella prima metà del XII secolo, Edrisi ricorda l'abitato: «rocca di Siklah, posta in alto sopra un monte, è delle più nobili» (Edrisi, in Amari, BAS, I, pp. 74-75).
Nel 1255, il Papa Alessandro affida, con lettera del 13 settembre 1255, al nobili viri Rogerio Finecte de Lentino ... Bizini, Modice, Sicli et Palatioli castra Siracusane diocesis - in Monumenta Germaniae Historica, VII, 3, p. 370 e index a p. 1894.
Durante il conflitto angioino-aragonese, nel 1282, Modica, Ragusa e Scicli insorgono, nei giorni del Vespro, contro le guarnigioni francesi che presidiavano quei luoghi - Sipione 1980, p. 116.
Nel 1293 viene menzionato come " castrum el terram Sicli" - Giacomo II conferma a Giovanni da Procida la concessione della terra e del castello di Scicli - Acta Siculo Aragonensia,l,l,p. 133, doc. CLII.
1343 - castrum et terram Sicli - diploma di investitura della contea di Modica per Manfredi II o Manfreduccio Chiaramonte - in Solarino 1885-1905, II, p. 76, n,
Un altro documento del 1346 riporta la denominazione di «castrum magnum e castrum parvum - traditio feudi» del 7 novembre 1346, sotto re Ludovico, in atto rogato dal notaio Arcade de Ioccia -Sipione 1968, pp. 246-248.
Nel 1392 «terram, castrum et locum de Xichili» - diploma di concessione della contea di Modica a Bernardo Cabrera - Sipione 1966, p. 128.
Nel 1451 «terram, castrum et locum Sicli» ivi, p. 143;
1462 - "il 3 gennaio 1462 fu nominate castellano di Scicli Antonio Tonnafer [aggiunta manoscritta di Pluchinotta: e il giorno 1 dicembre dello stesso anno Francesco Martorelli]. ... nel 1491 [questa carica era tenuta] da Martino Praydes per il castello Grande e da Tomeo di Naro per il castello dei Tre Cantoni [seguono altri nomi di castellani fino al 1748]" - Pluchinotta 1932, p. 27, n. 1.
1532 - in un atto notarile viene elencato accuratamente l'armamentario del castello, le "fosse" e le "carceri" - Cataudella 1971, pp. 81-82.
1535 - sono istituite in Sicilia le sergenzie o sedi d'Armi, di cui furono poi stabilite le circoscrizioni in numero di dieci [...] Scicli fu elevata allora a capoluogo della quarta sede d'armi, che prese il nome della citta - Pluchinotta 1932.
1542 - Castelluzo ... Castillucium - sezione di Archivio di Stato di Modica, notaio B. Terranova di Scicli, 1542-45.
1543 - provisione della castellania di Sicli in persona di Antonio Federico di Rannidito ... con que serais obligado a tener para la guarda de la dicha fortaleza quatro hombres ... - Sezione di Archivio di Stato di Modica, Registro I di Lettere Patenti, 1519-1544, c. 52.
1558 - Siclis... recen, sed nobile tamen oppidumextat ... Fazello,p. 453.



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