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::Torre e Masseria La Romana a Lascari » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Torre e Masseria La Romana

Torre e Masseria La Romana




Ai piedi di un gessoso declivio collinare, situata nell'omonima contrada, a nord dall'abitato di Lascari e a pochissima distanza dalla SS113, sorge la Torre e Masseria La Romana.
Un tempo importante centro per la produzione di olio e vino, è tra le più integre e le più ben conservate.
Costruita presumibilmente tra il XVIII e il XIX secolo, in pietrame locale e malta comune ricoperto da semplice intonaco, è costituita da una torre di stile classico-camillaneo ( eretta nel 1500,come si legge sull'architrave sovrastante la piccola porta d'ingresso), da una Chiesa rurale ad una navata dedicata a San Francesco d'Assisi e da una corte chiusa di forma quadrangolare, in cui si presume si trovassero gli alloggi signorili dei proprietari, gli alloggi dei contadini, le stalle, i magazzini, una cantina e una zona dedicata alla produzione di olio e vino.
La Torre presente in Contrada Romana prossima al mare, aveva anch'essa funzione d'avvistamento, di rifugio difensivo e di controllo delle attività agricole svolte dai contadini. A pianta quadrangolare, si articola su tre elevazioni: una base costituita da una grande stanza sormontata da una bella volta a crociera, sorretta da quattro colonne con altrettanti capitelli in pietra scolpiti, il piano operativo e una terrazza oggi non più esistente.
Nel prospetto nord si trova l'unica caditoia ancora integra. Dal cortile della masseria si accede alla torre attraverso una piccola porta, mentre da una stretta scala in muratura si raggiungono i piani superiori, ormai trasformati in abitazione.Al prospetto sud della torre, è annessa una pittoresca Chiesetta con un bel portoncino d'ingresso in stile ottocentesco, con due stipiti in pietra a sostegno di un architrave e con basamenti scolpiti a motivi decorativi di ottima fattura, sovrastato da un piccolo rosone.
Di forma rettangolare, la Chiesa al suo interno ha un arco trasversale a tutto sesto che delimita un modesto presbiterio con al centro l'altare maggiore che presenta una nicchia contenente un tempo la statua di San Francesco, derubata qualche anno fa. Sono presenti due altari nelle pareti laterali della navata, con rispettive nicchie, in muratura ricoperti da intonaco bianco e stuccati a rilievo con motivi decorativi policromi, dove tutt'oggi vi sono le statue di San Luigi Gonzaga e Sant'Antonio di Padova. Di pregevole manifattura è un'acquasantiera in pietra lumachella, diversi oggetti sacri come calici, ostensori, candelabri, ampolline, campanelle, diverse panche e una cassettiera in legno in cui sono ancora conservate delle vesti sacre usate fino al XX secolo per la celebrazione della Santa Messa. Eretta nell'anno 1847, nell'arco trasversale oltre a leggersi la data di fondazione, si trova la seguente iscrizione a bassorilievo: "Domus mea domus orazioni" "La mia casa è casa di preghiera".
Il Baglio è a tutt'oggi proprietà di privati.

Fonte: “Lascari e le sue torri, una storia ritrovata” di Salvatore Ilardo, Salvatore Moncada e Silvana Schittino



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