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:: Gela » La storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





Gela è una delle più antiche città della Sicilia. I primi stanziamenti nella zona risalgono al V° millennio a.C. e numerosi sono i villaggi e le necropoli preistoriche scoperte nei dintorni della città. Nel 689 a.C. coloni provenienti da Rodi e Creta fondarono all'estremità orientale della collina una nuova città che si affiancava ad un insediamento coloniale risalente probabilmente al secolo precedente. Ciò porta ad asserire che Gela sia stata una delle prime colonie greche siceliote. In breve tempo la città colonizzò la zona centro-meridionale dell'isola giungendo persino nelle attuali Enna e Caltanissetta, mentre sulla costa andava potenziando i propri avamposti col la fondazione di varie sub-colonie come Agrigento. Nel 505 a.C. venne inaugurata proprio a Gela la stagione dei tiranni sicelioti con Cleandro. Di somma importanza fu l'opera di Ippocrate il quale portò ben presto a termine il suo progetto di unificare le colonie siceliote sotto il dominio di Gela. Quest'ultimo fu seguito da un altro grande tiranno: Gelone, il quale fu il protagonista dellasconfitta cartaginese ad opera dei greci di Sicilia presso Imera. I tiranni di Gela erano tutti esponenti della dinastia dei Dinomenidi, la più potente del mondo greco occidentale. Accanto alla potenza politica e militare, Gela era anche un importante centro culturale e commerciale. Basti pensare al celebre tragediografo Eschilo che scelse di trascorrere gli ultimi anni di vita in questa amena città che nel 424 a.C. venne scelta quale sede del primo congresso della storia: ilCongresso della Pace. Inoltre Gela era uno dei più importanti scali marittimi del Mediterraneo; testimonianza di ciò sono la cospicua quantità di reperti provenienti dalla madrepatria e le tre navi greche, uniche al mondo, scoperte nei fondali gelesi. Distrutta dai Cartaginesi, venne ricostruita per volere di Timoleonte nella seconda metà IV° secolo a.C. riprendendo in parte l'antico splendore anche grazie alla realizzazione di una poderosa cinta muraria ancora oggi ammirabile a Capo Soprano. L'antica colonia dorica venne definitivamente distrutta nel 288 a.C. ad opera del tiranno Phintia di Agrigento ed i suoi abitanti vennero accolti nella vicina cittadina di Phintiade (attuale Licata). In epoca romana Gela aveva perso l'antica importanza e sia tra le rovine della città greca, sia nella vasta e fertile pianura alle spalle della città (i "Campi Geloi" dell'Eneide) continuarono a vivere piccole comunità dedite all'agricoltura e alla pastorizia. Non si sa bene quando, nella parte centrale della collina, venne fondata la cittadina arabo-medievale diEraclea testimonianza della quale sono la chiesetta di San Biagio (XI° secolo d.C.) e la ricca produzione di ceramiche "tipo Gela". Nel 1233 il re Federico II° di Svevia decise di fondare una nuova città murata, dotata di porto caricatojo e castello, sui ruderi dell'antichissima metropoli ellenica chiamandola Terranova. In breve la città emerse come uno dei principali centri dell'isola. Terranova fu città demaniale e, nei brevi periodi in cui perse tale titolo conservò comunque le prerogative di città demaniale. Tra '600 e '800 la città passò vicende alterne senza grandi entusiasmi e mantendendosi come importante centro agricolo, peschereccio ed artiginale. Con l'arrivo del XXI° secolo i riflettori nazionali pagliono riaccendersi su Terranova che dal 1927 ha recuperato l'antica denominazione di Gela: nel 1943 le coste gelesi vedono il primo sbarco alleato; nel 1948 in località Capo Soprano viene scoperto un tratto di circa 500 metri delle antiche fortificazioni greche, scoperta quest'ultima di eccezionale valore nel panorama dell'arte classica; nel 1956 sulla piana e a mare viene scoperto il più vasto giacimento petrolifero d'Italia e conseguentemente, nel 1963, viene attivato il petrolchimico responsabile di gravi guasti ambientali, urbanistici e sociali. 
Oggi la città di Gela per un turista attento si presenta estremamente interssante sia come centro archeologico che come piacevole stazione balneare. Da non perdere assolutamente sono: il ricco Museo Archeologico Regionale che è uno dei più importanti d'Italia per l'unicità dei suoi reperti; il parco archeologico dell'Acropoli di Mulino a Vento e l'altro parco archeologico, quello di Capo Soprano, con le fortificazioni greche magnificamente conservatesi dopo 2400 anni. Nel centro storico della città sono da notare la bellissima Chiesa Madre in stile neoclassico e varie chiese e palazzi signorili di varie epoche distribuiti nelle piazze e lungo la principale arteria del centro: l'elegante corso Vittorio Emanuele dove è anche possibile fare dell'ottimo shopping. A nord-est della città si ammira un'antico fortilizio risalente al XII° secolo: il Castelluccio. Per chi desidera trascorrere delle piacevoli giornate al mare Gela è l'ideale: una lunga costa dallasabbia dorata per gran parte libera ma ugualmente curata e a tratti organizzata con moderni ed efficienti stabilimenti balneari si presenta eccezionalmente bella dal punto di vista paesaggistico e pulita per la salubrità delle acque costantemente monitorate dalle associazioni ambientalistiche locali. A pochi passi dal centro storico c'è il Lungomare Federico II° con una miriade di locali (disco-pub, pizzerie, gelaterie, fast-food, ecc...) che allietano le calde notti estive e che presenta anche vari lidi. Verso ovest, superato il porticciolo turistico, si dilunga un'altro tratto di Lungomare con una costa molto bella perchè ancora selvaggia. Belle anche le spiagge di Macchitella (viale Fontanarossa) e Mànfria, quest'ultima impreziosita dalla cinquecentesca torre d'avvistamento. Gela infine ospita una importantissima riserva naturale orientata: il Lago Biviere gestito dalla LIPU.


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