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ITINERARIO DEI CASTELLI NELLE PROVINCIE SICILIANE


 

::lo-sbarco-in-sicilia-1943»La linea dell'Etna e la corsa verso Messina » Storia

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"Investita sul fronte terrestre dalle truppe britanniche, attaccata quotidianamente dal mare e dall'aria, la città di Catania ha resistito , per oltre tre settimane, all'urto poderoso delle forze nemiche, superando il tormento del tiro delle artiglierie navali e dei bombardamenti effettuati quasi ininterrotamentedalla R.A.F. Gazzetta del Mezzogiorno.





In nuove istruzioni alla Settima Armata, Alexander ordinò loro di unirsi per una puntata su Messina. Patton doveva impiegare il massimo delle sue forze lungo due strade parallele verso est: la strada statale 113, lungo la costa settentrionale; e la superstrada statale interna 120 attraverso Nicosia, Troina e Randazzo. Alexander aveva deciso di piazzare la Settima Armata ad una distanza uguale dall?Ottava. Messina divenne adesso l?obiettivo di entrambe le armate. Sebbene Montgomery, in una conferenza tra i Comandanti tenutasi nel suo quartiere generale a Cassibile il 25 luglio, suggerì a Patton che la Settima Armata prendesse Messina piuttosto che la sua Ottava, Patton rimase profondamente sospettoso e continuò a guardare la puntata su Messina come una contesa tra avversari," una gara di cavalli nella quale il prestigio dell?esercito statunitense è in gioco". Patton assegnò questa nuova missione ai" II° Corps" di Bradley. Parallelamente ed in mezzo alle due strade che costituivano i nuovi assi di avanzamento dei" Corps", si estendono le aspre montagne delle Madonie. Questa catena montuosa separava del tutto le due colonne di avanzamento rendendole due distinte operazioni, incapaci di sostenersi l?un l?altra tranne che per le strade laterali. Per questo periodo la situazione dell?Asse era cambiata modo considerevole. I Comandanti tedeschi in Italia erano convinti, per allora, che la Sicilia non poteva essere mantenuta per un lungo periodo e che ci sarebbe stato poco da guadagnare da un inutile sacrificio delle formazioni tedesche. Anche se Kesselring diceva a Mussolini che sarebbe stato fatto tutto il possibile per mantenere la Sicilia, le vere intenzioni dei tedeschi erano di stabilire una testa di ponte a nord est che successivamente avrebbe consentito una volontaria evacuazione dell?isola. Di conseguenza, il 14 luglio, ai quartieri generali di" Panzergrenadier XIV°" ( Generale delle truppe Panzer Hans Valentin Hube ) fu ordinato di attraversare lo stretto di Messina e assumere il comando di tutte le forze tedesche dell?isola. Hube ed il suo staff si spostarono dalla Sicilia il 16 e 17 luglio. Il suo compito era quello di combattere un?azione di ritardo e guadagnare tempo per preparare la difesa dell?Italia continentale.

Ufficialmente, Hube era sotto il comando dello" HQ" della 6a Armata italiana, ma in realtà il rapporto era capovolto e nelle settimane rimanenti della campagna, gli ordini furono incanalati direttamente da Kesselring alla XIV°" Panzerkorps". Nominalmente Guzzoni, rimase al comando fino al 9 agosto ma nei fatti, una speciale direttiva di Hitler, da mantenere segreta agli italiani, aveva dato istruzioni a Hube di assumere il comando di tutti i comandanti in Sicilia, escludendo i quartieri generali italiani senza farsi notare. Kesselrings aveva anche compreso che, con una resistenza italiana diminuita, le due e mezza divisioni tedesche in Sicilia, (la" H. Goering", unita adesso alla" Kampfgruppe Schmalz? e con le unità di 1." Fallschirmjager" Division" sotto il suo comando, e la 15°" Panzergrenadier" Division") non erano forti abbastanza per resistere contro due armate alleate ben equipaggiate. Sebbene il principale interesse dei tedeschi, nella prima settimana dopo l?invasione, fosse quello di stabilire e mantenere una linea di difesa continua che partisse da Catania e andasse verso ovest, era chiaro per loro che un crollo della resistenza italiana ad ovest avrebbe lasciato questa linea con un fianco destro scoperto e fornito agli alleati un viale aperto verso Messina.

Mentre la 45a Divisione avanzava lungo la strada costiera, la 1a Divisione statunitense spingeva lungo un asse parallelo più a sud, lungo la strada statale 120, attraverso uno dei più aspri ed inaccessibili territori della Sicilia. Il 28 luglio, dopo un combattimento di 4 giorni con i" Kampfgruppe Fullriede" della 15° "Panzergrenadier" Division", essi catturarono Nicosia.

Sebbene la 15° " Panzergrenadier" Division" ( Generale Maggiore Eberhard Rodt ) aveva prolungato la sua ala destra con elementi deboli verso la costa settentrionale, Kesselring aveva bisogno di un?altra divisione per riempire il vuoto tra quella divisione ed il mare. Di conseguenza egli aveva chiesto che la 29° " Panzergrenadier" Division" fosse spostata dalla Calabria in Sicilia. Il suo trasferimento finale in Sicilia fu fermato da Hitler, il quale temeva che nuovi rinforzi nell?isola sarebbero stati non sufficienti, ma il 18 luglio il grosso del Reggimento" Panzergrenadier 15°" attraversò lo stretto seguito, quattro giorni dopo, dal resto della divisione. Così, quando la 45a Divisione statunitense, sulla costa settentrionale, girò ad est sulla strada statale 113, essi si scontrarono a capofitto con la 29°" Panzergrenadier" Division" ( Generale Maggiore W. Fries ). La strada costiera correva lungo una stretta striscia tra le montagne ed il mare e attraversava numerosi corsi d?acqua che scendevano giù dalla cima della montagna tra alture ripide. Questa combinazione di alture e corsi d?acqua erano linee di difesa naturale e i tedeshi ne facevano un grande uso, aggiungendo demolizioni e campi minati. I" Panzergrenadier" di Fries fermarono la 45a Divisione per tre volte. Prima il 23 luglio presso il fiume Roccella, quindi il 25 al Pollina e nuovamente, il giorno dopo, sulla linea del fiume Tusa, proprio ad ovest di Santo Stefano. Ogni volta essi difendevano abilmente e caparbiamente la linea fiume/altura il più a lungo possibile e ogni volta gli americani dovevano combattere duramente per guadagnarsi l?attraversamento del fiume o per respingere il nemico dalle cime dei monti. Spesso i tedeschi contrattaccavano, e potevano solo essere fatti sgombrare da pesanti bombardamenti. Fries, stava concedendo terreno, congiunto alla 15 °" Panzergrenadier" Division" di Rodts, combattendo più a sud, anche se ci fossero stati casi dove egli avesse potuto facilmente mantenere posizioni per un po? più di tempo. Entro il 31 luglio, dopo una dura settimana di sanguinosi combattimenti, la 45a Divisione era giunta solo nella cittadina di Santo Stefano. Più verso l?interno, la 1a divisione stava combattendo ad est lungo la strada statale 120. Alquanto diversa dalla strada costiera, la strada statale 120 era stretta e ricurva con forti pendenze e curve improvvise, dominata da montagne su entrambi i lati. La 15°" Panzergrenadier Division" stava bloccando la strada.
Il 3 agosto, presso il 15° ospedale di Evacuazione dalle parti di Nicosia, capitò il primo dei due noti incidenti di" schiaffeggio" ( il secondo avvenne una settimana dopo ) nel quale Patton usò violenza contro due soldati che soffrivano di fatica da combattimento, incidente che quasi rovinò la sua carriera, allorché furono conosciute dal pubblico americano, qualche tempo dopo. Di conseguenza, Eisenhower costrinse Patton a chiedere scusa alle truppe.