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ITINERARIO DEI CASTELLI NELLE PROVINCIE SICILIANE


 

::lo-sbarco-in-sicilia-1943»L'avanzata di Montgomery su Catania » Storia

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" Voglio che tu prenda la migliore pietra da costruzione della città. Voglio che tu faccia incidere ' No. 3 Commando Bridgè su un buon pezzo di pietra. Fai che questa pietra venga inserita nella costruzione del ponte ".
Montgomery a Durnford-Slater





Per il 12 luglio fu chiaro a Kesserling e Guzzoni che la 6a Armata non aveva altra scelta che quella di mettersi in difesa. Solo la Sicilia orientale doveva essere mantenuta, quella occidentale doveva essere abbandonata. Guzzoni pianificò di ridurre il suo fronte ad una linea che attraversasse l'angolo nord orientale dell'isola. Le forze già in contatto con il nemico dovevano ritirarsi nella metà orientale di questa linea da Catania a Nicosia mentre quelle che si ritiravano da Palermo dovevano occupare la metà occidentale da Nicosia a Santo Stefano nella costa settentrionale. Il successo di questa manovra dipendeva dalla prevenzione di un'irruzione alleata nella cerniera orientale Catania e su un veloce collegamento tra 'Kampfgruppe Shmalz' e la Divisione 'Hermann Goering'. Tra le due formazioni c'era un vuoto di 18 miglia. Nel frattempo i rinforzi erano per strada. L'11 luglio, Hitler aveva deciso di mandare due divisioni in Sicilia: la 29 Divisione 'Panzergrenadier', già in Italia, e la 1a Divisione 'Fallschirm-jager' di stanza nel sud della Francia e che doveva subito essere trasportata in aereo in Sicilia. La sera del 12 luglio, il suo primo contingente 'Fallschirmjager-Regiment 3', fece un lancio da manuale a sud di Catania e fu immediatamente trasportato a sud sotto il controllo di 'Kampfgruppe Schmalz'. Ulteriori rinforzi aerei dovevano arrivare il giorno dopo.
Il 10 luglio, 'Kampfgruppe Schmalz ' aveva fermato la 5a Divisione inglese a Priolo, a metà strada tra Siracusa e Augusta. Consapevole del fatto che la sua forza era troppo piccola per resistere all'infinito o per ridurre lo spazio tra lui e la Divisione 'H. Goering', Oberst W. Schmalz decise di combattere un'azione ritardante lungo la statale costiera 114. Per tutto l'11 luglio egli trattenne la 5a Divisione. Durante la notte egli si ritirò su una linea di difesa centrata su Lentini. Il ritiro scoprì il porto di Augusta e consentì alla 5a Divisione di entrare, il giorno dopo, nella base navale. Questo non fu l'unico successo del "13 Corps". La 50a Divisione, sulla sinistra si era spostata a nord da Avola attraverso Cassibile e Floridia ed aveva raggiunto Sortino. I '30 Corps' di Leese allora avevano fatto conquiste perfino migliori: entro il D+1, egli aveva liberato l'intera penisola di Pachino nella quale rimaneva poca resistenza; il 12 luglio la 1a Divisione Canadese contattò la 45a Divisione statunitense a Ragusa e si spostò dieci miglia oltre a Giarratana; la 51a Divisione avanzò da Noto e prese Palazzolo Acreide; entro l'imbrunire la 23a Brigata Armata , che guidava l'avanzamento della divisione, era alle porte di Vizzini.
Reso ottimista da queste, apparentemente, facili conquiste, il 12 luglio Montgomery fece un nuovo piano. Il piano della campagna per la Sicilia, era alquanto vago. Questo considerava che, una volta stabilita una sicura testa di ponte, entrambe le armate avrebbero avanzato verso nord, con la Settima Armata che girava da ovest intorno all'Etna e l'Ottava Armata che spingeva attraverso l'Etna e la costa orientale. Questa manovra avrebbe tagliato l'isola in due, intrappolato tutte le truppe del nemico nella Sicilia occidentale ed accerchiato tutte le forze dell'Asse che si trovavano nella sua parte orientale. Adesso, Montgomery ebbe la sensazione di poter utilizzare entrambe le tenaglie solo con l'Ottava Armata. Invece di far operare entrambi i 13 e 30 'Corps' su di un asse nella costa orientale, ora decise di spostare i 30 'Corps' verso ovest.
Il suo sforzo principale si concentrava adesso con i 13 'Corps' di Dempsey: egli sentiva che se avesse agito con rapidità, avrebbe potuto conquistare la piana di Catania con uno slancio rapido. Per velocizzare questo avanzamento, egli ordinò due operazioni speciali, entrambe designate a catturare ponti importanti sulla strada per Catania: un commando di terra doveva assicurarsi un ponte a Lentini ed uno sbarco dal cielo il ponte proprio a sud di Catania, il ponte Primosole. La nuova offensiva di 13 'Corps' doveva iniziare il 13 luglio.
Secondo il nuovo piano di Montgomery, il 30 'Corps' doveva allo stesso tempo girare verso l'interno, intorno al lato occidentale dell'Etna, via Enna, Leonforte e di seguito a Nicosia e Randazzo. Senza attendere l'approvazione di Alexander, Montgomery diresse Leese per inviare le sue divisioni all'interno via Caltagirone, Enna e Leonforte.
Per questo cambio di missione, 30 'Corps' richiesero la statale 124, la Vizzini - Caltagirone, che apparteneva alla Settima Armata. Montgomery, comunque dimenticò di far sapere agli americani sia il suo nuovo piano sia il fatto che egli si stava spostando direttamente attraverso il loro fronte, così il 13 luglio si verificò una situazione confusa sulla strada statale 124 poiché sia i II 'Corps' di Bradley che i 30 di Leese, erano in testa verso lo stesso obiettivo di Vizzini. Questo episodio fu conosciuto come 'la grande disputa del confine'. Alexander inasprì la situazione nelle prime ore del 14 luglio, quando messo di fronte ad un fatto già compiuto da Montgomery, egli 'post facto' approvò i cambiamenti di piano di Monty e impartì una nuova direttiva che dava la strada statale 124 agli inglesi. Fu una decisione che da sempre ha suscitato controversie. Di recente uno storico l'ha definita " la decisione più fuorviante presa dagli Alleati in Sicilia ". Innanzitutto, quando l'ordine fu dato, i 30 ' Corps ' dovevano ancora prendere Vizzini; mentre la 45a Divisione era a circa 90 Km dalla strada in discussione; era pronta per colpire a Vizzini ed in una posizione migliore rispetto ai 30 'Corps' per prendere Caltagirone. Adesso erano stati costretti ad abbandonare l'attacco. Inoltre, poiché a loro non era concesso di usare la strada statale 124 per i loro spostamenti verso ovest, essi dovettero ritornare alle loro spiagge per ottenere il loro nuovo settore.
Nella notte tra il 12 e 13 luglio, dopo che le guarnigioni italiane erano fuggite verso nord nel totale scompiglio, la17esima Brigata entrò, senza trovare opposizione, nel porto navale di Augusta: i distruttori Exmoor e Kanaris in realtà erano entrati nel porto prima che le truppe arrivassero. In secondo luogo, lo spostamento di Monty si rivelò essere basato su di un prematuro ottimismo.
Il piano dei 30 'Corps' era per la 51a Divisione quello di prendere Vizzini dopo di che la 1a Divisione canadese doveva attraversare loro e prendere Caltagirone. Vizzini, comunque, si rivelò una dura noce da schiacciare. Appollaiata in alto su di una cresta a coltello, fu la prima di molte altre fortezze naturali sulle quali i tedeschi ancorarono la loro resistenza in Sicilia. Il suo possesso era vitale per loro per assicurare la fuga della Divisione 'H. Goering' verso est e per due giorni il battaglione di divisione e quello dei 'Panzergrenadier' resistette caparbiamente ad ogni assalto della 51a Divisione. Quando Vizzini finalmente cadde e i canadesi, il 15 luglio, iniziarono la loro avanzata lungo la strada statale 124, essi furono trattenuti a Grammichele. Nuovamente, sebbene si trovasse in perfetta posizione per sostenere i canadesi, l'artiglieria americana non poté fare nulla perché aveva ricevuto severe istruzioni di non sparare entro un miglio dalla strada, per timore di colpire accidentalmente gli inglesi. Su un ampio piano il nuovo schema di Montgomery diede all'Ottava Armata l'uso di tutte le strade per Messina e ridusse le attività della Settima Armata alla parte sud occidentale dell'isola. In effetti esso relegava gli americani al ruolo di protettori del fianco sinistro degli inglesi. Non sorprendentemente, Patton, Bradley e gli altri Comandanti americani rimasero offesi dalla decisione di Alexander, ma Patton la accettò con insolita umiltà.
L'offensiva dei 13 'Corps' di Montgomery per Catania, iniziò il 13 luglio quando la 50a Divisione, rinforzata dalla 4a Brigata Armata, lanciò la sua marcia a nord di Sortino. Comunque, quando la sua divisione non riuscì ad oltrepassare il monte Pancali, strenuamente difeso dal 'kampfgruppe Schmalz' , il Generale Kirkman capì che egli non sarebbe stato in grado di rispettare la sua tabella di marcia per il soccorso della forza del commando e di quella aerotrasportata la quale stava atterrando di fronte a lui. Quella sera il Commando n.3 atterrò dietro le linee nemiche nella Baia di Agnone. Combattendo e facendosi strada attraverso il Reggimento n.3 'Fallschirmjager', essi raggiunsero e presero il Ponte dei Malati, tre miglia a nord di Lentini, alle 3 del mattino circa del 14 luglio e spostarono le cariche di attacco. Pesantemente contrattaccati e con continue ed in aumento perdite, i commandos si aggrapparono caparbiamente al ponte, finché non furono cacciati via nel pomeriggio. I sopravvissuti si divisero in piccoli gruppi e presero la strada verso sud.
Poco dopo, la 50a divisione raggiunse il posto. Essi erano stati nuovamente trattenuti per tutto il giorno, questa volta a Lentini. Fortunatamente i tedeschi che si ritiravano in fretta non avevano avuto il tempo di distruggere il ponte e gli inglesi furono in grado di riprenderselo intatto. La notte prima a 10 miglia a nord, la 1a Brigata paracadutisti inglese si era lanciata intorno al ponte Primosole sul lato verso il fiume Simeto. Sfortunatamente, solo poche ore prima il primo Battaglione 'Fallschirmjager' ( il secondo contingente della stessa divisione) era atterrato a Catania e aveva preso posizione proprio a sud del ponte, quasi in cima ad una delle zone di lancio previste dagli inglesi.

'Ponte del Commando n. 3', il Ponte dei Malati sul fiume Lentini sulla strada principale per Catania. Nella notte tra il 13 e 14 luglio, il Commando n. 3 (Tenente Colonnello J. F. Durnford- Slater) atterrò dietro le linee nemiche e, dopo una marcia di combattimento attraverso la campagna, attaccò il ponte, superando con successo gli occupanti dei quattro fortini che facevano la guardia a questa estremità. Essi tolsero le cariche ma con i tedeschi che contrattaccarono all'improvviso con mortai e carri armati 'Tiger', non riuscirono a prendere l'estremità meridionale. Dopo aver resistito per gran parte del giorno, e senza alcun segnale di soccorso da parte della 50a Divisione, i sopravvissuti furono costretti a dividersi in piccoli gruppi e cercare da soli le linee amiche. Il Commando aveva pagato un alto prezzo: 28 uccisi, 66 feriti e 59 dispersi, ma la loro resistenza aveva impedito ai tedeschi di distruggere il ponte. Verso le 5 di sera, la 5a 'East Yorks' raggiunse il ponte alle calcagna dei tedeschi in fuga e lo prese intatto. Negli anni scorsi è stato costruito un nuovo ponte a fianco del vecchio. Dopo l'azione, Montgomery ordinò a Durnford- Slater : " Voglio che tu prenda la migliore pietra da costruzione della città. Voglio che tu faccia incidere ' No. 3 Commando Bridge' su un buon pezzo di pietra. Fai che questa pietra venga inserita nella costruzione del ponte ". Difatti due identiche lastre, una per ciascun parapetto, furono fatte e incassate con il cemento. Entrambe rimangono fino ad oggi, nessuno che attraversa questo ponte dimenticato in una parte deserta e desolata della Sicilia le nota.