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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





La facciata del Duomo è caratterizzata da merlatura a corona mentre sul retro si erge la torre a bastione sulla quale sono state collocate le campane nel 1750.
Di notevole pregio il portale principale (restaurato nel 1936) fra le due monofore del Quattrocento con arco ogivale, ed il grande rosone centrale in pietra di Siracusa d'ispirazione rinascimentale come gli altri due sulle facciate ad est ed ovest della chiesa in corrispondenza dei muri laterali del transetto.
Il portale principale nelle componenti d'epoca barocca è delimitato da due colonne scanalate in stile corinzio poggianti su alti plinti, sormontate da architrave con un timpano spezzato, che è ripetuto in proporzione anche sulla lapide dedicatoria intermedia, sopra i capitelli delle colonne fanno capolino le facce di due angeli.
Rimodulato nel 1636, per decisione dei Giurati del tempo come, risulta dalla lapide posta sopra, sulla quale si legge la seguente iscrizione:
"D.O.M. Divo Nicolao templi Patrono Portam e phario lapide Franciscus Corvaja, Joseph Martianus, Antoninus Romanus, Thomas Corvaja, Urbis patres postere AN. DO. MDCXXXVI".
Il manufatto marmoreo del XV secolo di scuola gaginesca reca scolpite undici figure per lato: in alto sono raffigurati a figura intera due vescovi San Nicola di Bari e San Pancrazio di Taormina, nei medaglioni i busti rappresentanti San Paolo con le «chiavi», San Pietro con la «spada», re Davide con la «cetra». I quattro evangelisti nei loro caratteristici simboli: San Marco con il «leone», San Giovanni con l'«aquila», San Luca con il «toro» e San Matteo con l'«angelo». Via via i restanti apostoli e profeti. Sull'architrave il fregio con festoni con testa di putto centrale.

Portale ovest (o di ponente): è ubicato di fronte al Palazzo dei Giurati risalente alla seconda metà XV secolo è di scuola gaginesca, attribuibile ad uno dei figli del Cagini, interamente bordato di nera lava. Interessanti appaiono i bassorilievi che propongono i grappoli d'uva del simbolismo cristiano. Sull'architrave in pietra di Taormina, fra San Pietro e San Paolo è raffigurato il Cristo Pantocratore e il timpano con l'arco ogivale, ha decoro con archetti trilobi.

Portale est (o di levante): si apre ad oriente, del Cinquecento ed è espressione piena del gotico siciliano della prima metà del XVI secolo. L'ogiva polilobata si presenta riccamente strombata come gli stipiti laterali.





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