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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





E' presente in maniera atipica, per una Riserva Naturale, in quanto alla spontanea macchia mediterranea, soprattutto in Zona "A", si alterna una consociazione di tipo esotico, con la Strelitzia gigante, Stelitzia augusta; il Sangue di dragone, Dracena draco; le Cycas, Cycas revoluta; si tratta comunque, di essenze provenienti da paesi in cui insiste il clima mediterraneo, tali piante trovano infatti sull'isola le condizioni idonee per crescere rigogliose e sostituire, spesso, le essenze originali fra le quali il lentisco, Pistacea lentiscus; l'Euforbia arborea, Euphorbia dendroides e l'Alaterno, Rhamnus alaternus; questa sostituzione fu operata indubbiamente per un interesse estetico-ornamentale. Infine, una porzione del Capo Sant'Andrea fu interessata da un'opera di rimboschimento del Corpo Forestale.
A contribuire ulteriormente alla riduzione dell'area occupata dalle specie spontanee furono i ripetuti incendi, responsabili del degrado ambientale: pochissime sono le specie in grado di insediarsi e sfruttare il particolare substrato di questi terreni.
Nonostante tutto, molte delle specie presenti all'interno della Riserva sono di rilevante importanza, in particolar modo le essenze delle rupi, luoghi in cui difficili risultano gli interventi antropici. Qui si contano, infatti, un interessante numero di specie rare ed addirittura alcuni endemismi come il Cavolo bianco, Brassica incana; il Limonio ionico, Limonium ionicum e non ultimo il Fiordaliso di Taormina, Centaurea tauromenitana.