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::Chiesa della Triade a Forza di Agrò » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa della Triade

Chiesa della Triade




La Chiesa delle Triade, dal nome della confraternita che ne è proprietaria, fu ricostruita nel 1576, come inciso sull'arco del portoncino di accesso al campanile e sull'architrave del portone d'ingresso alla chiesa. Il nuovo prospetto, rivolto a Sud-Ovest, fu rimodellato su quello preesistente risalente al 400 e di cui se ne conservano ancora alcuni particolari, d'autore ignoto, che di certo hanno richiesto un paziente lavoro di "decorazione", per esempio nel portone d'ingresso al tempio e nelle bugne e nelle lesene che si interrompono ad una certa altezza.
La chiesa è situata in una zona leggermente più elevata rispetto alla via principale, nella parte Est del paese. Si accede, infatti, attraverso la scenografica scalinata ed il grande Arco Durazzesco, che immette nello spiazzo della Triade da cui si può ammirare il panorama del paese.
Adiacente alla chiesa c'è l' ex convento dei frati agostiniani, con il suo bellissimo chiostro.
Il campanile termina con una cuspide avente forma di piramide a base ottagonale ed i cui lati sono "percorsi" da una serie di fori con bordo sporgente.
Superata la porta d'ingresso, caratteristica per il timpano che sormonta l'architrave, l'ampia arcata che immette nel tempio sorregge il "coro" sul cui frontale oggi si legge:

SUMPTIBUS CONPRN
D: JOSEPH GIARDINA PRON
ANNO DNI MDCCXLVIII


Di fronte, in alto, al centro dell'arcata di trionfo, un'altra scritta sottolinea a chi è dedicata la chiesa:

T R I N O
U N I  D E O

In effetti la SS. Trinità era dipinta sulle tavole che costituivano il soffitto della chiesa prima che questo venisse rifatto a capriata in epoca più recente.
Il pavimento, una volta costituito da mattonelle "una bianca e una nera", è oggi in cotto esagonale.
L'interno della chiesa è ad una sola navata ed è contraddistinto dal contrasto procurato dai quattro altari, dei quali alcuni sono caratteristici per le strutture in legno colorate di blu oltremare con fregi d'oro pallido, fanno con le pareti bianche e prive di decorazioni, se si escludono il cornicione e gli "angioletti alati".
Sulla parete laterale destra, rispetto all'entrata, eccelle il pulpito di legno mentre, sotto di questo, una piccola porta, attraverso il chiostro, conduce alla sagrestia nell'annesso convento. Di fianco alla porta una caratteristica campanella "segna" i momenti solenni dei riti religiosi.
Alcune opere pittoriche di pregevole fattura ornano le scarne pareti del tempio esaltandone i semplici altari. Tra queste va menzionata una piccola tela di autore ignoto raffigurante una "Madonna con Bambino", incastonata in una cornice dorata in legno "scolpito". Il quadro è di piccole dimensioni, ma la cornice è maestosa con i suoi angioletti che sorreggono una grande corona. Sulla stessa parete, eccelle un quadro di grandi dimensioni raffigurante la "Madonna che appare a S. Agostino e a S. Monica" (quest'ultima madre di S. Agostino), anch'esso d'autore ignoto. Sulla parete di sinistra, rispetto all'entrata, in una grande tela è rappresentato "S. Tommaso di Villanova", già arcivescovo di Valencia (Spagna) nonchè soccorritore degli oppressi e dei poveri. Vicino a questo, un quadro dedicato a "S. Alessio morto", dono delle eredi Paguni (le sorelle Giuseppa, Concetta ed Angela). Nella nicchia al di sopra del primo altare di sinistra è collocata la statua di San Giuseppe. Interessante anche un "Cenacolo" dipinto su tela, opera del 1840.
L'opera che più d'ogni altra rappresenta la chiesa ed i suoi fedeli è il quadro raffigurante la "Visita dei tre angeli ad Abramo", simbolo dell'ospitalità forzese nei confronti di quanti vengono a visitare l'antica cittadina. Nel giorno della Festa della SS. Trinità è consuetudine offrire agli ospiti delle piccole ciambelle, dette "cuddure", che poi vengono esposte come protezione della casa dai temporali.
La chiesa della Triade è stata nei secoli proprietà della Confraternita della SS. Trinità.



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