Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Grotta San Mauro
La Grotta di S.Mauro, nel versante sud-orientale dell’omonimo colle in territorio di Carlentini (ove fu una parte importante della città greca di Leontinoi), faceva parte di un tardo monastero grottale costituito da tre spazi allineati posti sullo stesso livello e comunicanti per mezzo di porte di forma trapezia. La Grotta si presenta come un insieme di grotte artificiali collegate tra loro da porte interne che formavano un “eremo rupestre” in cui vi dimorava una comunità eremitica. La vera e propria chiesa è posta nella grotta più a sinistra, l'ambiente mediano, di pianta rettangolare, doveva avere funzioni di rappresentanza o comunitarie; sicuramente comunitario era nel complesso il terzo grandissimo vano, in cui erano ottenute anche le cellette dei monaci, di cui restano attaccati al soffitto i rimasugli dei setti divisori. Tutte di uguali dimensioni e piuttosto piccole, queste celle erano concluse da nicchioni lunettati.Consacrata a “San Mauro Abate”, eretta in epoca bizantina riadattando un vecchio ambiente rupestre di cui fanno parte numerose grotte scavate nella roccia (insediamenti simili sono posti presso le aree a nord di Lentini poste presso le aree di Valsavoia, Palazzelli, Castellana e San Basilio) poste nelle pareti occidentali ed orientali della cava, che si presenta colma di ipogei rupestri di epoca bizantina (in quest’ultima zona, alla confluenza con l’area solcata dal Torrente Carrunchio - San Paolo vi sono anche le importanti Chiese Rupestre del Crocifisso, del Cristo Biondo e la Grotta della Solitudine, mentre più a nord presso l’area del Castellaccio sono poste le Chiese Rupestri di San Giuliano e di Santa Lucia).
La chiesa si compone di una sala pressappoco quadrata, munita di una grande abside semicircolare scavata nella roccia con altare litico nella parete di sud-ovest con soffitto accuratamente scavato a forma di volta a botte. Nel primo tratto della fiancata di sinistra e’ tagliato un piccolo vano di pianta rettangolare coperto ancora a forma di volta a botte. Manca del tutto la chiusura perimetrale esterna.
Si ha un solo strato di affreschi che risale verosimilmente alla seconda metà del XVI secolo ed interessa unicamente la parete absidata. Nella conca era applicata una scena della Natività di Gesù di cui si conservavano le figure inginocchiate di S. Giuseppe e della Madonna in un contorno di piccoli angeli cantori e musicanti. Ai lati dell’abside erano le immagini di due Santi riquadrati da portali con colonne e trabeazioni ugualmente dipinte che dovevano raffigurare “San Benedetto” e “San Mauro Abate”.
Malgrado le radici innegabilmente antiche del complesso escavativo e la sua apparente aderenza a modelli di pieno medioevo, non si ha alcun dubbio a collocarne la nascita ad una prima epoca moderna, nella fattispecie al XVI secolo.
Dimensioni: Sala - larghezza media: mt 7.50; profondità media: mt 7.00; altezza massima: attorno a mt 6.00. Abside - larghezza: mt 3.20; profondità: mt 1.15; Altare - larghezza: cm 160. Di fianco alla Grotta di San Mauro è posto il sito archeologico comprendente i ruderi dell’antica città di Leontinoi.