Home Page Chi siamo Cosa offriamo Finalità Partecipa Donazioni Contatti Segnalazioni Mappa del sito Meteo Cartoline


Provincia di CATANIA


Visita il capoluogo

I Comuni
Biblioteca Comunale-Caltagirone
LE NOVE PROVINCE SICILIANE


::Biblioteca Comunale a Caltagirone » Storia

Eventi Cartoline Galleria Commenti Link

Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Biblioteca Comunale-Caltagirone

Biblioteca Comunale-Caltagirone




Una biblioteca pubblica si ebbe Caltagirone fin dell'arrivo dei Padri Gesuiti nel XVI secolo e fu annessa al Collegio. Infatti il Senato cittadino, negli anni 1589 e 1590, stanziava somme di denaro per il primo acquisto di libri e negli anni successivi erogava altri fondi per arricchirla di preziosi manoscritti, incunaboli, opere rare e di pregio, tanto da essere tra le più importanti di Sicilia.
Ma nel dicembre del 1767, allorché i Gesuiti lasciarono la città, la ricca biblioteca, per ordine regio, fu trasferita nell'Università di Catania. Vane furono le proteste degli amministratori locali che cercarono in ogni modo, anche con offerte in denaro, di far valere i loro diritti su di essa.
Per colmare il vuoto di tale perdita, i patrizi cittadini fecero a gara per ricostituire una nuova biblioteca, primo fra tutti Niccolò Interlandi, principe di Bellaprima, il quale nel 1784 donò la sua collezione privata di oltre 8.000 volumi alla città, formando così il primo nucleo della nuova istituzione.
Il suo esempio fu imitato da altri generosi calatini, mentre il Senato civico stanziava una notevole somma annua di denaro perché la raccolta fosse mantenuta ed accresciuta e si remunerasse il lavoro di un bibliotecario.
Il Regio Dispaccio del 4 febbraio 1785, su istanza del patrizio locale, riconosceva e per dir così ufficializzava la nascita della nuova biblioteca pubblica con obbligo di apertura quotidiana.
Negli anni successivi il numero dei volumi crebbe gradualmente per acquisto o per donazione fino al 1870 allorchè, per la soppressione degli ordini religiosi e l'incameramento dei loro beni, il suo patrimonio librario si arricchì di oltre 15.000 opere.
Il lavoro di ordinamento e di sistemazione di questa notevole massa di libri, tutti preziosissimi, fu affidata al cav. Emanuele Taranto, illustre cittadino e benemerito ricercatore, il quale in quattro anni provvide alla inventariazione e catalogazione delle opere appartenute alle otto famiglie religiose, permutò oltre 1.300 doppioni con il librario e bibliografo Giuseppe Mira di Palermo, ottenendone in cambio opere assai preziose, tra le quali trenta incunaboli di Aldo Manuzio che vennero ad aggiungersi ai 307 già esistenti nella biblioteca. Inoltre donò la sua collezione privata ed i suoi manoscritti. La città, grata, gli intitolò la biblioteca.
Nel 1874 il numero complessivo dei volumi era di 32.129, tutti pregevoli, oltre i manoscritti antichi ed i bellissimi codici miniati.
Nella notte di carnevale, tra il 16 e il 17 febbraio del 1901, un violentissimo incendio distrusse l'edificio in cui era allogata la biblioteca e quanto era in essa contenuto. Era necessario ricominciare e la città, superando lo sconforto per il disastro, ricostituì per la terza volta le sue collezioni.
Già nell'agosto dello stesso anno la Giunta Municipale dava incarico all'insigne bibliotecario V.E.Baroncelli per un progetto di ricostruzione e, con finanziamenti propri e con l'indennizzo dell'assicurazione, istituiva un ingente fondo per l'acquisto dei volumi. Attorno al piccolo nucleo di poco più di duemila opere salvate dalla catastrofe, ricominciava lo sviluppo.
Anche questa volta la generosità di tanti privati cittadini, che donarono le loro ricche collezioni private, tra cui anche edizioni rare e di pregio, si unì all'orgogliosa volontà del governo cittadino di dotare la città di una ricca biblioteca.
L'incremento è continuato nel tempo, e specialmente nel periodo della pro-sindacatura di Luigi Sturzo che espresse una decisa politica di sviluppo, sia per opera delle donazioni che quasi a cadenza costante hanno aumentato il patrimonio in suo possesso, sia per opera di finanziamenti comunali che, anche in periodi di crisi, non hanno cessato di essere erogati.
Oggi il suo patrimonio ammonta ad oltre 115.000 volumi e documenti.
Direzione Biblioteca Comunale
Via S.Maria di Gesù, 90
Tel.0933.41111 - 41700
info: bibliotecacomunale@comune.caltagirone.it






Scheda Compilata da Virtualsicily Staff © Scheda Compilata da Virtualsicily Staff ©

Come ci si arriva



Visualizzazione ingrandita della mappa






Lascia un commento