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Zona Archeologica Cugni - Calafarina - Morghella
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O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Zona Archeologica Cugni - Calafarina - Morghella

Zona Archeologica Cugni - Calafarina - Morghella




A sud di Marzamemi vi è un'ampia zona marina compresa tra le Contrade Calafarina, Morghella e Torre Fano presso la quale vi sono state rinvenute numerose rovine archeologiche di insediamenti abitativi, necropoli e rovine greche e romane, poste nella zona dei Cugni di Pachino (a sud ovest di Marzamemi). Con molta probabilità uno di questi dovrebbe essere l'originario sito di Pachys, il primo insediamento abitato nel territorio pachinese .
La zona ha avuto frequentazioni nella preistoria e nei siti archeologici di Calafarina e Volpiglia possiamo ammirare ciò che resta di alcuni villaggi rupestri. All’interno, di questa area geografica, si trovano: la grotta di Corruggi, abitata dal periodo Paleolitico, mesolitico e neolitico; la grotta di Calafarina, la grotta della Signora o del fico dove la presenza dell’uomo è registrata nell’età del rame.
Le Grotte Calafarina e Corruggi furono utilizzate anche come catacombe rupestri e nella zona di Costa Caitina sono stati localizzati dei siti rupestri.
Dal punto di vista naturalistico la zona è ricca di fonti di acqua dolce come la Grotta del Fico, da cui sgorga la Sorgente delle Colombe. Va anche citato il vasto Pantano Morghella, dentro al quale vennero impiantate le Saline di Marzamemi. Le spiagge e le scogliere di Calafarina, Morghella e Torre Fano poi sono tra le più belle del territorio siracusano sia per l'ambiente marittmo incontaminato, sia per i fondali marini tra i più puliti e popolati di specie ittiche (nonaccaso al largo di queste coste vi è un vasto allevamento ittico di orate e spigole che in queste acque trovano l'ambiente adatto per riprodursi e crescere). In questa zona inoltre è posta l'unica cava di tipo ibleo del territorio pachinese; la Cava di Calafarina la cui zona circostante è nota anche come "Cavettone".
L’area Cugni, di formazione geologica calcarea, è la zona archeologica più antica del Pachino Promontorio e un' area di enorme importanza e valore archeologico per la presenza di numerose rovine del passato che, se studiate accuratamente possono riscrivere la storia del passato del territorio pachinese; ma va detto che è anche uno dei più accessibili per i suoi pochi dislivelli (al contrario di vari siti sugli Iblei) tantè che molta gente e molte scolaresche vengono fatte andare in escursione in questa zona archeologica. Il sito archeologico è conosciuto per la sua vasta Necropoli rupestre formata da tombe a forno e a grotticella scavate nelle rocce basaltiche dei "Cugni" di epoca neolitico - sicula del tipo castellucciano, poichè in queste zone vi sarebbe vissuta una popolazione riconducibile all'epoca della fondazione del villaggio siculo di Castelluccio, la cui cultura urbana (civiltà castellucciana) è stata uno dei primi esempi di urbanizzazione nel suolo siciliano ed italiano.
Il villaggio e la necropoli si trovano sotto il costone del cavettone che a partire dal neeolitico si protrae fino alla prima età del Bronzo per poi scomparire nella età del ferro quando si ha la progressiva frequentazione del luogo da parte dei Siculi. Sono presenti inoltre molte tombe terranee a fossa dentro le quali, oltre a reperti ossei sono state ritrovate statuette, monete e cocci di ceramica esposti al Museo Archeologico di Siracusa.
Inoltre possiamo ammirare:
- La via di comunicazione e attraversamento dell’area dei Cugni in prossimità del villaggio neolitico che conduceva verso corruggi e per la precisione in con contrada vulpiglia e morghella, dove molto probabilmente vi era un caricatoio.
- La base del tempio di età siculo fenicio greca, dedicato a Apollo libistino.
- La cava di monoliti calcarei di notevole dimensione di probabile età greca.
- Il Dolmen naturale nella parte opposta della valletta di fronte alla grotta di Calafarina.
- L’insediamento greco-romano nella parte alta dei Cugni a nord a confine con una cava abbandonata che guarda verso la stazione di Pachino.
Nei pressi della vasta necropoli dei Cugni, che occupa buona parte di questo rilievo roccioso, vi sono anche tracce di un antico insediamento ellenistico con annesse Latomie ossia cave di pietra da dove venivano estratti blocchi per la costruzione di vari edifici, nonchè la presenza di antiche strade carraie (forse le propaggini meridionali della mitica "Via Elorina" che collegava Siracusa alla zona meridionale dell'attuale provincia aretusea).




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