Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa matrice di S.Cataldo
Via Galleria
La Chiesa Madrice di San Cataldo vescovo, patrono del paese, fu aperta al culto in data 4 aprile 1304 e si trova proprio ai piedi della Rocca e del suggestivo castello rupestre. Ampia e spaziosa col campanile stile gotico, esposto a mezzogiorno, presenta un prospetto in pietra calcarea ,ornato con un portale con colonne che sorreggono una nicchia che custodisce la statua del Santo.
La struttura originaria però, non era quella di oggi con ampie cappelle laterali attigue all'altare maggiore, dedicata al SS. Sacramento e l'altra a S.Pietro (tale cappella ospita il quadro della Cena del Signore che nella varietà dei personaggi, forma un capolavoro di originalità ed armonicità importante e brillante).
Da rilievi fatti su alcune pitture del sec. XVII e dall'esame dei muri, colonne ecc. si può affermare che la Chiesa in origine fosse ad una sola navata con una sola cappella attigue all'altare maggiore. L'ingresso della Chiesa in origine era a sud, cioè dalla parte laterale all'entrata odierna. A lato sud si ergeva la torre campanaria a poca distanza da un solido bastione che faceva da contrafforte alla torre e alla Chiesa. A fianco del campanile si suppone che vi fosse un portico.
In alto si scorge il seicentesco tetto ligneo a cassettoni (dipinto e dorato) della bottega siciliana di Vanadia Cristoforo recante l'iscrizione:
" SUMPTIB.us ECCLESIAE ET REVER.di QUONDAM PHI/GIGLIASACERD.te THES.rio V.I.D DOM.co LA DELFA MAGISTER CHRISTOFORUS VANADIAMESSANEN.is HOC CONSTRUEBAT OPUS. / REGNANTE ILL.mo ET EXC.mo DONO D.LAENCELLOTTO CASTELLI COMITE GALEANI MARCHIONE CAPITII PRINCIPE CASTRIFERRATIET REGII TRIB.is A RATIONIBUS SERVO GUBERNATORE V.I.D. CAROLO INTER NICOLA. /PROCURATORIB.us REVER. D. PETRO ANTONIO COCUZZA V.I. PHROTONOTARO APOSTO.coARCHIPRESB.ro ET VIC.o FOR.o D. PETRO INCARDO ET ANTONIO TRIVENO ANNO D.niMDCLXVIII"
Una Bolla Pontificia del 1334 concedeva indulgenze a tutti i fedeli che avessero contribuito alla costruzione della chiesa in onore di San Cataldo.
Nel 1589 vengono costruite tre cappelle sul lato destro dell'aula.
1727 costruzione della cappella in onore di Maria SS. Assunta.
1972 - 2014 Restauro e consolidamento dell'intero edificio.
Presbiterio
Bottega siciliana secc. XVI-XVII, Mostra d'organo, legno intagliato, dipinto, dorato.
Bottega siciliana (1782), Coro, iscrizione documentaria (stallo): A. D./ MDCCLXXXII / XV IND.
sulla destra: Bottega siciliana sec. XIX, Dipinto di San Giuseppe con Gesù Bambino, olio su tela.
sulla sinistra: Bottega siciliana sec. XVII, Dipinto del Martirio di Santa Margherita, olio su tela.
Volta decorata in stile barocco con unghie di gusto toscano.
Ai piedi della mensa, croce dorata con agnello, opera del maestro Padre Marko Ivan Rupnik, 2014.
Sull'ambone le fiamme del roveto ardente operra del maestro Padre Marko Ivan Rupnik, 2014.
Prima campata di destra
- Fonte battesimale in marmo
- Bottega siciliana inizio sec. XVI, Dipinto dell'Ultima cena, olio su tela
Nella volta sono presenti dei frammenti di decorazione pittorica raffiguranti i santi dottori della Chiesa: Gerolamo, Agostino, Gregorio Magno e Ambrogio.
Seconda campata di destra
- Bottega siciliana sec. XVIII, Gesù Cristo consegna le chiavi a San Pietro (Traditio clavis), olio su tela.
- Nell'arco esterno, frammenti di pitture murarie raffiguranti due angeli e lo stemma pontificio.
Terza campata di destra
- Bottega siciliana XVII secolo, Dipinto dell'Adorazione della Trinità, olio su tela.
- Nella volta frammenti di pitture murarie.
Quarta campata di destra
- Bottega siciliana inizio XIX secolo, Dipinto della Madonna dell'Addolorata, olio su tela.
- Frammento di pittura muraria.
Quinta campata di destra
- Bottega siciliana sec. XVIII, Statua della Madonna dell'Immacolata, legno scolpito e dorato.
- Ambito gaginesco sec. XVII, Tabernacolo a tempietto, marmo bianco scolpito, soggetto: Dio padre benedicente; San Pietro; San Paolo; Angeli adoranti Gesù Cristo. Iscrizione sacra (cartiglio della base): VENITE AD MEOMNES QUI / LABORATIS ER ONERATIS ESTIS / ET EGO REFITIAM VOS. Stemma (ai lati, nella base) identificazione: Galletti Lorenzo (Scudo diviso con gallo e albero a sinistra e reticolo a rombi a destra)
- Sulla destra: Bottega siciliana sec. XVII, Dipinto dei SS. Vito, Modesto e Crescenza, olio su tela.
Altare dell'Immacolata
- Bottega siciliana XVIII secolo, Dipinto della Madonna Immacolata, olio su tela. Arme (in basso a sinistra). Identificazione: Biondi.
- Altare con colonne tortili e stemma della famiglia Biondi.
- Manifattura siciliana sec. XVIII, Paliotto avorio dorato con Monogramma della Madonna, taffetas di seta ricamato; ricamo in argento laminato, argento filato.
- Ai lati, pitture raffiguranti i santi Gioacchino e Anna.
Altare del Crocifisso.
- Crocifisso dei primi del Novecento.
- paraste decorate
- frammento di tabernacolo in marmo
- urna processionale del venerdì santo Cappella di San Cataldo
- Bottega siciliana sec. XVII, Dipinto di San Cataldo e scene di vita del santo, olio su tela. Iscrizione documentaria (in basso) ANTONIUS CARCHIOLUS PROCURATOR HUIUS MATRICIE ECCLESIAE
- Frammenti di pittura muraria raffigurante San Cataldo che guarisce un giovinetto.
Sacello di San Cataldo
- Sulla destra, bottega messinese (1652), Reliquiario a statua di San Cataldo, argento in lamina, sbalzato, cesellato, inciso e legno. Iscrizione elogiativa (base): SAN CATALDO PROTETTORE DI GAGLIANO
- Al centro, bottega siciliana (1578), Statua di San Cataldo, legno scolpito, intagliato, dorato, dipinto. Iscrizione documentaria (scena dell'Annunciazione dipinta nello scudo del piviale)
- Bottega siciliana, Macchina processionale di San Cataldo, legno scolpito, intagliato, dorato, dipinto. Iscrizione documentaria (base): UNIVERSITAS / GALIANI FECIT / A. D. 1579
- Sulla sinistra, bottega siciliana XVIII secolo, Reliquiario a cassa di San Cataldo, legno scolpito, intagliato, dipinto.
- Nella parete di sinistra, Armadio in pietra (a sinistra) datato 1778.