Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Palazzo Maggiore di Santa Barbara - Ragusa
Piazza Duomo 19-23
Il Palazzo Maggiore si trova nella parte bassa della Piazza Duomo, fra i numeri civici 19 e 23, prima del Circolo di Conversazione , bell'abitazione patrizia realizzata a cavallo fra il XVIII ed il XIX secolo; di sicuro esistente nel secolo precedente, anzi preesistente al terremoto, fu ricostruito per adattarlo alla scenografia della nascente piazza principale. In origine era anch'esso della famiglia La Rocca Ingrassotta (che in piazza vantava altre residenze ), ma per le difficoltà economiche in cui versava fu ceduto al marchese Tommaso Maggiore nel 1850, che ristrutturò l'edifico modificandone gli interni e gli esterni con demolizione di buona parte degli ambienti (rimangono solo l'ingresso, lo studio ed il salone ed in particolare di questi ultimi due i pregiatissimi pavimenti di ceramica policroma di Caltagirone del settecento con disegni a colori blu cobalto e giallo; sembra che tutta la pavimentazione fosse in questo stile tranne i pavimenti di un paio di vani che erano di calcare e pece con intarsi e arabeschi).
Con ulteriori lavori si ebbe la sostituzione dei pavimenti e la creazione dei servizi con modifica dello schema delle stanze per cercare di rendere l'abitazione più funzionale alle moderne esigenze.
L'edificio, a pianta rettangolare, presenta due livelli. Realizzato nella tradizionale muratura calcarea, con conci squadrati legati da malta e intonacato a calce e pietra macinata, presenta un prospetto dal colore bruno-rosato. Bella la balaustra di ferro battuto con motivi lineari quanto le ringhiere dei balconi che richiamano il gusto neoclassico. Il tetto è a falde e con coppi siciliani.
Vi si accede da un grande portone centrale al prospetto che si apre su un atrio con colonne e volte a crociera; la scala, a tre rampe in pietra pece, si sviluppa attorno al cortile interno. Le volte sono a botte di canne e gesso e presentano decorazioni; il salone di rappresentanza conserva arredi in stile dello scorso secolo.
Lo stemma della famiglia è presente sia nell'androne che in un altare-cappella che si trova in uno dei saloni.