Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Secondo taluni, l'origine della città si fa risalire alla Hybla maggiore (Hybla major) sita in prossimità della costa sud-orientale della Sicilia. La zona, abitata precedentemente dai Sicani, fu invasa dai Siculi e divenne teatro di lotte per il predominio sulla regione. Il termine «Hybla» non è greco ma preellenico, probabilmente sicano, ed è il nome di una Dea adorata da entrambe le popolazioni (identificata poi con la Afrodite ellenica). I Siculi combatterono gli indigeni e si insediarono definitivamente sul territorio a cavallo fra il XIII e il XII secolo a.C.. Dell'epoca dei Siculi sono testimonianza i numerosi reperti, soprattutto vasellame e stoviglie, rinvenuti in alcune tombe in quella che è oggi la Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile. La città, che ha una caratteristica pianta esagonale, conserva diversi edifici in stile liberty. Fino al 1693, il paese era abbarbicato sulle colline iblee che si trovano alle spalle dell'attuale città di Avola. Ma in quell'anno, ed esattamente il 9 e 11 gennaio, un violento terremoto, che distrusse numerosi comuni dell'isola, costrinse gli avolesi a spostarsi sulla costa, e a rifondare la città. Il 2 dicembre 1968, a causa di un'ondata di scioperi organizzati dai braccianti agricoli di Avola e provincia, furono bloccate le strade causando uno scontro con gli agenti delle forze dell'ordine. La polizia per reprimere gli attacchi sparò sulla folla uccidendo due persone e facendo 48 feriti di cui 5 gravi. Dopo questi fatti, la trattativa andò rapidamente in porto, seppur al prezzo di vite umane. L'economia del paese è legata soprattutto ai prodotti agricoli e alle coltivazioni. Rinomata è la coltivazione della mandorla, ma anche il vino il cui famoso Nero d'Avola prodotto in altre località, rende indirettamente Avola famosa in tutto il mondo. I monumenti più importanti sono la chiesa Madre, la chiesa della SS. Annunziata in stile barocco e il neoclassico Teatro Garibaldi. Tra i cittadini più illustri si ricordano lo scienziato Giuseppe Bianca, che ha tradotto in latino l'ode Il 5 maggio di A.Manzoni e ha descritto 752 varietà di mandorlo avolese, e la poetessa benedettina Beatrice Calvo. Le attività economiche principali sono la pesca e l'agricoltura. I prodotti agricoli tipici sono: gli agrumi, le mandorle, i cereali, le olive.