Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Vittoria si affaccia sul Canale di Sicilia fra i comuni di Acate e Ragusa. A sud della città si sviluppa la "Riserva naturale Pino d'Aleppo", lungo il fiume Ippari, fino quasi alla foce. La città è stata fondata il 24 aprile del 1607 dalla contessa Vittoria Colonna Henriquez, anche se dai reperti rinvenuti nella Valle dell'Ippari si può affermare con certezza che il territorio su cui è sorta Vittoria era già abitato in epoca preistorica. La costruzione della cittadina avvenne per motivi puramente politici ed economici, visto che la contessa desiderava erigere un villaggio in una zona lontana da pericoli costieri dovuti alle razzie dei pirati. Morto il marito Luigi III Almirante di Castiglia, duca di Medina di Rioseco e conte di Modica, la contessa si trovò a dover fronteggiare gravi difficoltà economiche provocate dalle spese di rappresentanza inconsulte cui Luigi III si era dato nella circostanza del matrimonio di Filippo III, re di Spagna, con Margherita d'Austria nel 1599. Vittoria Colonna decise di richiedere al re di Spagna la concessione di un privilegio regio per la fondazione di un nuovo insediamento, che le avrebbe consentito di risollevare le sorti del patrimonio familiare. La richiesta venne accolta, ed il privilegio regio, concesso dal re Filippo III il 31 dicembre 1606 a Madrid, dispose la riedificazione dell'antica Camarina, con il nome di Vittoria, in onore della sua fondatrice.La città fece parte quindi sin dalla sua fondazione,fino all'abolizione della feudalità, nel 1812, della Contea di Modica. Fino al 1926, poi, restò nell'ambito del Circondario di Modica, suddivisione della neo provincia di Siracusa, per passare infine alla provincia di Ragusa.
Oggi Vittoria gode di un elevato livello economico e di una discreta affluenza turistica. Città a vocazione agricola; famose le coltivazioni in serra di pomodori e primizie che ne fanno il motore trainante dell'economia cittadina. Buona anche la presenza della viticoltura e di case vinicole. Scarso il settore secondario, in ascesa quello dei servizi. Fa parte dell'associazione "Città del vino".