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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





E' un cardine dalla cui estremità (in basso) si gode di un bellissimo panorama sulla baia di Palermo e sul Monte Pellegrino. Di grande interesse è l?architettura domestica, con case solitamente organizzate su più piani e caratterizzate da ambienti distribuiti attorno a peristili: tra tutte ricordiamo la cosiddetta Casa di Leda (II sec. a.C.-I sec. d.C.) una grande dimora con peristilio a due ordini sovrapposti, con pavimenti in opus signinum e mosaico, tra i quali spicca la rappresentazione di una sfera armillare, e pareti decorate con pitture di I e II Stile. Davanti al peristilio si apre una lunga cisterna ellittica e, a destra e a sinistra di esso, due cubicula mosaicati e affrescati. Alla parte superiore della casa, si accede anche dalla strada secondaria, mentre gli ambienti prospicienti la via principale dovevano essere utilizzati come tabernae.
Continuando a risalire la via Ippodamo di Mileto, si trovano sui lati altre case. La seconda sulla destra, dopo la Casa di Leda, è una casa senza peristilio ("Casa del Cerchio in Mosaico" scavata anch'essa nel 1963), con cortile pavimentato in cocciopesto, con decorazioni a losanghe di tessere bianche. Su di esso s'aprono vari ambienti uno dei quali, ad ovest, ha pavimento a signino (una grande ruota al centro, con decorazione di tessere bianche disposte a raggiera, ed orlo a meandro); un altro, a nord, conserva pitture della prima fase del secondo stile, ad imitazione di una struttura marmorea, davanti alla quale pendono ghirlande (inizio del I secolo a.C.). Si notano resti di una più antica decorazione di I stile, coeva ai pavimenti conservati.
L'ultima casa a destra lungo la via Ippodamo di Mileto è una delle prime esplorate nel secolo scorso. Da qui provengono gli affreschi di prima fase del II stile, con maschere e ghirlande, conservati al Museo di Palermo (uno degli esempi più rilevanti che ci siano prevenuti, insieme a quello della Casa dei Grifi a Roma). Il resto dell'abitazione è stato scavato nel 1962. Il peristilio conserva un pavimento con tessere policrome disposte irregolarmente. In un ambiente a nord-est sono conservati affreschi di II stile. Subito ad est di questa casa, oltre "l'ambitus" che divide in due "l'insula", è una grande cisterna con vari ambienti, forse di carattere pubblico.