Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Anche questa volta la tela svolge un'azione sottile che vuol rappresentare il trionfo che la Chiesa aveva da poco registrato nel conflitto Stato-Chiesa . Infatti, nel 1718 Il Papa Clemente XI, già completamente estromesso da qualunque trattativa che metteva fine alla guerra per la successione al trono di Spagna, promulgava una nuova Bolla, la Pastoralis officii, con la quale scomunicava tutti gli appellanti francesi che non accettavano la condanna della dottrina giansenista e si appellavano ad un concilio universale. Ma questi appellandosi nuovamente dichiararono nulla la scomunica minando uno scisma tra la Chiesa di Roma e quella francese. Ciò venne scongiurato due anni dopo grazie all'intervento risolutore del governo di Parigi che riportò tutti gli appellanti nel solco della Chiesa di Roma con la trasformazione della Bolla Papale in una legge dello Stato. Lo stesso Filippo V di Spagna, che manovrava diplomaticamete e militarmente per rientrare nei suoi possidementi siciliani aveva abolito la Legazia sperando di accattivarsi i favori del Papa ma nel 1720 col trattato dell'Aja la Sicilia passava all'Austria. Il battesimo di Gesù, veniva a rispecchiare la situazione reale venutasi a creare con la momentanea affermazione della superiorità della Chiesa. Le parole del Vangelo di Matteo sono evidenziate come un ammonimento verso il sovrano invitandolo alla sottomissione verso la Chiesa e quindi a Dio. Quando gli apostoli partirono per istruire la gente e seguire la parola del Signore, Gesù disse di battezzarle nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo insegnando loro tutto ciò che aveva comandato. Nel comando di Cristo si vuole fare comprendere la supremazia che ha la chiesa sull'uomo, perchè è vicaria sulla terra e quindi erede non solo in cielo ma anche in terra.
La suddetta scheda di approfondimento è stata elaborata con il contributo della redazione "ilcampanileenna.it " e tratta dalla "Guida del Duomo di Enna" per gentile concessione degli autori.