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ITINERARIO DEI CASTELLI NELLE PROVINCIE SICILIANE


 

::castello-di-sant-alessio»Descrizione architettonica e topografica » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





Il Capo di S. Alessio possiede due sommità, sulle quali si innestano i due complessi: due torrioni, uno a pianta rettangolare e uno a pianta circolare, e un muro di cinta. I due torrioni sorgono su due picchi situati all'estremità del promontorio, a strapiombo sul mare. Il torrione circolare sul picco lato monte, il torrione a base rattangolare sul picco lato mare.
Un percorso a gradoni, per buona parte ricavato nella roccia, conduce all'ingresso della fortezza. Il nucleo più antico,di origine normanna, occupa la porzione orientale della rupe e si compone di una struttura a pianta poligonale irregolare dislocata al vertice dell'acrocoro roccioso del promontorio, a strapiombo sul mare
Successivamente tale struttura venne più volte rimaneggiata e solo intorno agli inizi del XIX secolo, in stato di rudere da secoli, fu oggetto di un profondo restauro, rivolto al ripristino delle perdute funzionalità di fortezza costiera. A questo periodo risalgono le alte feritoie o saettiere per la fucileria, che caratterizzano la parte alta dell'edificio, il quale si compone di un piano fuori terra, a sua volta diviso in due ambienti comunicanti.
Entrambi i vani si orientano nord/est-sud/ovest: il più grande presenta un'ampia apertura con strombatura esterna lungo la parete di sud-ovest; a nord/est dell'ambiente maggiore trova posto il minore, dal quale, attraverso una scala in legno, si accede alla terrazza di copertura. Vicino all'ingresso della torre mastra trova posto una "caditoia" a picco sul mare, utilizzata per il controllo del versante meridionale del capo.
A questo primo nucleo se ne aggiunge, ad una quota più bassa, un secondo che occupa la porzione occidentale della rupe, presso lo scavalco dell'antico percorso stradale che collegava Taormina a Messina.
Quest'ultimo complesso si compone di un basso torrione cilindrico bastionato, costituito da una struttura circolare anulare, già presente al temop del sopralluogo tecnico effettuato da Camillo Camilliani (1583-84). Infatti ad una torre circolare interna corrisponde un camminamento di ronda posto ad una quota più bassa, delimitato da una cinta muraria esterna. Ad una quota ancora inferiore si sviluppano altri ambienti, disposti in maniera anulare rispetto al nucleo centrale della torre. Inoltre, all'esterno di questo complesso circolare, si innestano altri camminamenti di ronda e i locali un tempo destinati ad alloggiare il castellano e la relativa guarnigione. Questo saliente di difesa aveva la funzione di presidiare la strada tenendo i passanti sotto tiro.
Nel XIX secolo, come per la torre mastra, anche questo complesso vedrà sostituite le merlature con ampie saettiere per moschetti. Subito ad occidente del torrione circolare si innesta un avancorpo a "V", fondato su roccia e costituito da un percorso perimetrale, un tempo coperto, e da un ambiente interno, forse utilizzato come deposito munizioni. Anche queste mura presentano numerose saettiere e a meridione un alloggio per una batteria da cannone. Esiste anche una cisterna sotterranea con parapetto circolare.
Attualmente il castello è di proprietà privata e gli edifici che compongono la fortificazione sono in parte diroccati e chiusi al pubblico.