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(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Castello di Buccheri

Castello di Buccheri

Via del Castello



Buccheri (820 m s.l.m.) é il più alto Comune della provincia di Siracusa. Costruito sulla sommità del colle Tereo (870 m s.l.m.), il castello dominava il paese che si è andato annidando lungo il suo pendio meridionale, ma quello che più importava, esso controllava il sottostante crocevia delle importanti vie di comunicazione Noto-Buccheri-Vizzini e Lentini-Buccheri. Di quella che fu "la più formidabile fortezza del Val di Noto" oggi, però, scorgiamo solo pochi resti. Delle principali fasi storico-costruttive: nessun dato oggettivo aiuta nella ricostruzione delle cronologie relative. Dalla prima menzione del castrum (1271) si deduce che fosse gia eretto un sistema difensivo degno di tale appellativo. Possiamo ipotizzare soltanto che un nucleo anche di molto anteriore alia prima meta del XIII sec., sia sorto proprio sulla sommita del colle e che da questo si sarebbe in seguito sviluppato il castello. Solo uno scavo sistematico potra dare però una adeguata risposta al problema cronologico.

Fu abitato ed attivo nel periodo compreso tra il XIII e il XVI secolo. Fu al centro di diverse vicende storiche, legate alla guerra fra siciliani e angioini, alle guerre civili scoppiate fra le potenti famiglie baronali del regno. Sicuramente attivo nei periodi della Contea e della Baronia, era già distrutto al tempo del Principato. Da quell'altezza lo sguardo si perde lontano sulla vasta pianura di Catania, il Mongibello, il mar Ionio e il promontorio calabrese. Le fatiscenti strutture furono demolite dagli abitanti per ricavarne materiale utile alla ricostruzione delle loro case, ferite dal sisma del 1693.

La storia ha celebrato l'importanza di questo fortilizio. Del castello di Buccheri parla anche un documento conservato presso la biblioteca di Palermo: "Si va detegendo che quella rocca intorno la quale pria del terremoto dell'anno 1693 era situato il paese, nel modo che dicesi volgarmente castello, sia stato fabricato sino da allora che era in fiore la città di Leontini per difesa nelle guerre civili. Tuttora vi si vedono esistenti rimasugli di grosse mole di fabbriche crollate a terra senza il menomissimo scompaginamento, ammirandosi nel tempo stesso la forte lega della calce co' rena di fiumara. Si dice essere da quel tempo colonia di Leontini, difendendosi gli abitanti in questo ben munito castello e dall'arte e dalla natura...".

Oggi scorgiamo solo pochi resti a testimonianza di quelle antiche difese. Il castello di Buccheri aveva una struttura irregolare, tipica dei fortilizi medievali che venivano costruiti sulla sommità di un'altura dai fianchi impervi, per cui il manufatto doveva adattarsi alia casualita della orografia del sito.
Attualmente si può dire che l'insieme fortificato consisteva di due nuclei: quello inferiore che stava a controllo e protezione della porta, e il superiore destinato invece a servizio di castellania vera e propria. Aveva la forma di un quadrilatero con due torrioni nella parte anteriore, l'ingresso rivolto a sud e un'altra torre maestra al centro.
Un'apposita struttura sbarrava in basso, dal lato meno impervio del colle, l'unico accesso al castello. Di questa porta fortificata sopravvive ed è ben visibile un ampio ed alto brano di muratura (attualmente di contenimento del retrostante terrapieno) il quale mostra di aver subito diversi rifacimenti e completamenti.
Ai fianchi di questa struttura dovevano attestarsi le braccia di un primo giro di mura che, sfruttando 1'orografia del sito opportunamente corretta, cingeva la collina piu o meno a questa quota.
Superata la porta, una strada con sviluppo antiorario attorno alla collina portava verso la sua sommità, una ventina di metri piu in alto, dove si trovava il nucleo centrale del castello con gli alloggiamenti e depositi.
Pur abbondando i resti di murature, di tutte le strutture una volta costituenti il castello attualmente possiamo leggere con certezza solo la pianta di una grande sala; il resto e ancora coperto da uno spesso strato di sedime ei resti sono riconoscibili soltanto a livello archeologico: si trovano degli informi resti di conglomerato inglobati tra le rocce vive. I brani o interi tratti delle murature oggi visibili e consistenti di pochi decimetri sopra il suolo, sono frutto di recenti scavi.

Notizie storiche:
1150 ca. - l'abitato di Bukir è nominato da Idrisi senza alcun cenno al castello - Amari 1880-81,1, p. 106.
1257-60 - signore di Buccheri era Federico Maletta, conte di Vizzini e signore di Cammarata, gia capitano in Capitanata e Lucera - Pispisa 1991, p. 67.
1271 - si trova per prima volta nominate il castrum Buccherii, che in quell'anno venne assegnato ad meditatem a Bertrand de Barras e Philippe de Reillane - Catalioto 1995, p. 117.
1272 - è menzionato come castellano Hugues de Saint-Maximin - ibidem. 1279 - Buccheri frutta ai suoi signori 80 onze annue - ivi, pp. 99-100. 1280 - il castello di Buccheri venne assegnato al figlio di Philippe de Reillane, Aymar, che chiede l'assecuratio dagli uomini della roccaforte - ibidem.
1282 - re Pietro III comunica ai maestri secreti della Sicilia al di qua del Salso che aveva concesso in feudo ad Alaimo da Lentini le terre di Palazzolo e Buccheri e il casale di Odogrillo, ordinando loro di dargliene possesso - Pisano Baudo 1965-74, II, p. 168.
1282 - il re ordina ai buccheresi di eleggere due sindaci che vengano a prestargli il giuramento. E' dello stesso anno il privilegio di concessione di Palazzolo, Buccheri e Odogrillo ad Alaimo da Lentini, sua moglie Macalda e loro eredi, con l'obbligo del servizio militare di 4 militi - La Mantia 1918, pp. 52-3.
1297 - il miles Riccardo Montalto, marito di Maria Alagona, ottiene la castellania e i redditi di Buccheri - D'Alessandro 1963, p. 47.
1298 - 1'esercito di re Giacomo tenta di prendere Siracusa col blocco dei rifornimenti e la devastazione del territorio circostante. Lo stesso attacca, conquista e perde Palazzolo, Sortino, Ferla e Buccheri (ivi, pp. 183-4); dopo una strenua difesa in cui con lancio di sassi aveva costretto gli assedianti alia ritirata, la popolazione buccherese abbandona il paese - Nicolo Speciale, pp. 388-89.
1313 - re Federico III infeuda Buccheri a Gerardo, figlio di Riccardo Montalto.
1339 - per la morte di Gerardo, da re Pietro II ottiene la conferma di Buccheri il suo secondogenito Giovannuccio - SMDS, I, p. 439.
1365 - a Giovanni, figlio di Giovannuccio, succede il nipote Trogisio -Barberi, I, p. 537.
1392 - a Trogisio succede nella baronia di Buccheri suo figlio Filippo. 1396 - alla morte di Trogisio, gli succede Giovanni che ottiene la conferma regia - ivi, p. 538.
1408 - tra i feudi e i feudatari ascritti al territorio di Lentini si trova Ioannes de Montalto pro castro et terra Buccheri -Pisano Baudo 1965-74, pp. 235-36.
1450 - Alfonso V concede al signore di Buccheri il diritto di mero e misto imperio - D'Alessandro 1963, p. 61.
1453 - re Alfonso conferma a Giovannuccio Montalto e Barrese, figlio di Giovanni Montalto (o de Montalto) l'investitura dello stato di Buccheri.
1478 - per la morte di Giovanni, suo padre, viene investito della terra e del castello di Buccheri il figlio minorenne Cataldo Montalto - SMDS, I, p. 440.
1542 - riceve l'investitura come successore di Cataldo il figlio Girolamo - ibidem.
1551 - è investito della baronia e del castello di Buccheri Cataldo de Montalto, figlio unico di Giaime (primogenito di Cataldo senior).
1557 - per il passaggio della corona riceve nuovamente investitura. Non avendo figli, i suoi beni andarono a Vincenzo, figlio di Girolamo - ibidem.
1576 - per la morte senza figli maschi di Vincenzo, erede e Beatrice de Montalto; sposo Giovanni Notarbartolo che maritali nomine prese investitura nel 1518 - ibidem.
1586 - per la morte senza figli di Beatrice, sua zia materna, viene investito Fabrizio Morra MontaJto, nato da Isabella Montalto, figlia del fu Girolamo, e da Girolamo Morra. Per il passaggio della Corona viene reinvestito nel 1600 - ibidem.
1606 - per la morte di Fabrizio, s'investì il suo figlio primogenito Girolamo Morra Bellomo. Nel 1627 Filippo IV gli conferisce il titolo di Principe di Buccheri - ivi, p. 438.
1640 - prende 1'investitura Visconte Morra e Rizzo. Egli aveva comprato LI mero e misto imperio pagandone il prezzo di scudi 6000.
1658 - investitura di Francesco Morra e Di Giovanni. Da Felice Cottone ha la figlia Isabella Morra e Cottone. Sua figlia Marianna Di Giovanni e Morra, succede nel 1710 al nonno Francesco. Sposa Giuseppe Alliata di Villafranca: dalle nozze nasce Domenico. Al figlio di questi la nonna donò lo stato di Buccheri - SMDS, I, pp. 441-2.
1693 - Buccheri è quasi tutta distrutta dai terremoti di gennaio e lamenta 452 morti. Le sopravvissute strutture del castello furono demolite dagli abitanti per ricavarne materiale utile alla ricostruzione delle loro case ferite dal sisma (Arminio 1990, p. 33). E' la fine del castello.

Di proprietà del Comune di Buccheri, dopo l'opera di rimboschimento, la parte alta della collina su cui sorgeva il castello serve da parco comunale, che è gravato dalla servitu del serbatoio dell'acquedotto comunale che vi è installato.




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