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Chiesa S.Maria di Gesu - Pietraperzia
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::Chiesa S.Maria di Gesu a Pietraperzia » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa S.Maria di Gesu - Pietraperzia

Chiesa S.Maria di Gesu - Pietraperzia

Piazza Vittorio Emanuele



La chiesa esisteva in dimensioni ridotte rispetto alle attuali, molto prima della venuta dei Minori nel 1635 con il titolo di Santa Maria dell'Itria. I frati minori la ampliarono intitolandola a Santa Maria del Gesù. Si conserva ancora l'antichissima immagine dipinta sulla lavagna in ardesia attualmente custodita in sacrestia. I frati Minori,stabilitisi a Pietraperzia ampliarono la chiesa affidando i lavori al murifabbro locale Luca Valera che la edificò nella forma attuale ad una navata con volta a botte.
Da allora la chiesa assunse il nome di S.Maria del Gesù probabilmente per il fatto che la stessa era annessa al Convento francescano di S.Maria del Gesù sorto nel 1636 grazie ad un lascito da parte delle sorelle Santigliano. Il Convento ricopre una vasta area e durante i suoi 250 anni di vita si arricchì di molti beni ed opere d'arte: una biblioteca con oltre 12000 volumi, quadri, mobili, ed arredi sacri. Il convento comprende due piani più un piano terra che fungeva di cimitero. Lungo le pareti del Chiostro si potevano osservare le pitture che riportavano leggende della vita dei Frati Francescani. Nel piano superiore c'erano le varie celle e la biblioteca. Al centro del Chiostro si può vedere la cisterna per la raccolta delle acque piovane.
La chiesa è sede della confraternita del Preziosissimo Sangue e dell'antica e suggestiva celebrazione di "Lu ncuntru" tra la Madonna ed il Cristo Risorto che si svolge a mezzogiorno nel giorno di Pasqua al centro della Piazza principale del paese, dopo quell'esitazione che porta i due personaggi ad andare uno incontro all'altro ed indietreggiare per ben tre volte.
Negli aspetti generali, la Chiesa si presenta in buone condizioni d'uso e manutenzione anche grazie ai recenti interventi effettuati dalla Soprintendenza di Enna.
All' interno di essa è possibile notare il dipinto "Visione di San Francesco" che è possibile attribuire attraverso una scritta, in parte lacunosa "Joseph Vaccaro pin....182....", a Giuseppe Vaccaro nella seconda decade del 1800. Il dipinto è un olio su tela di dimensioni 260x370 con cornice d'ambito fissa in gesso e policroma di cm15 circa ed è collocato su lato sinistro dell'altare maggiore della chiesa,sua ubicazione originaria. Il quadro raffigura con vivace cromatismo il tema della Madonna Immacolata che dal cielo circondata da angeli e dal Cristo in trono,offre al Santo,che mostra le stimmate,un cartiglio con scritto "indulgentia..". Una cornice d'ambito in gesso decorata delimita timidamente lo spazio pittorico del dipinto nell'ambito della spazialità della chiesa. Lo stato di conservazione della quadro denota un degrado dovuto all'umidità,fumi,muffe,insetti ed interventi impropri. Il degrado è riscontrabile nel supporto,nella preparazione e nella pellicola pittorica. Si annotano in particolare la perdita ed il sollevamento di colore, screpolature, lacune , buchi e tagli della tela,allentamento della tela,sporco ambientale e muffe.
Altra opera ubicata all'interno della Chiesa di Santa Maria del Gesù è il "Sant'Antonio" ossia un olio su tela delle dimensioni di260x370, di autore anonimo del XIX secolo che è collocato sul lato destro dell'altare maggiore della chiesa,sua ubicazione originaria, di fronte al dipinto di san Francesco. Il quadro raffigura con vivace cromatismo il tema del Cristo in trono,che dal cielo circondato da angeli,offre al santo orante il giglio,attributo della sua santità. .Presenta una cornice d'ambito fissa in gesso e policroma di 15cm circa. Lo stato di conservazione del quadro denota un degrado dovuto all'umidità, muffe, fumi, insetti ed interventi impropri.
Il degrado è riscontrabile nel supporto,nella preparazione e nella pellicola pittorica. Si annotano in particolare la perdita ed il sollevamento di colore,screpolature,lacune,buchi e tagli della tela,abrasioni,sporco ambientale e muffe.
Altra opera pregevole è il crocifisso ligneo risalente al XVIII sec..
Le dimensioni della statua sono di circa cm 200 mentre complessivamente la croce ha dimensioni di cm 370x190.
Il degrado è dovuto alla vetustà nonché trattamenti manutentivi impropri evidenziandosi in particolare verniciature,un'apparente ridipintura e lesioni strutturali o pelature specie nelle braccia. Il degrado della croce è caratterizzato da vari interventi di ridipintura e da imbarcamento strutturale. all'interno della chiesa è possibile ammirare anche la statua in legno raffigurante San Francesco d'Assisi possiede un'altezza di cm 150 circa,la sua struttura è in legno. Essa è connotata da una semplicità compositiva con una postura mistica;i simboli della passione con evidenziazione delle stimmate e della ferita del costato;una semplice aureola,il cordone ed il saio. Il suo degrado è dovuto a vetustà nonché a movimentazione e trattamenti manutentivi impropri;si evidenziano in particolare perdita di colore, ridipinture e lesioni.
Nella parte Sud della sacrestia è situato il casserizio ligneo le cui dimensioni sono 645x105x65,il coronamento con dipinto è di 100x120. Esso è caratterizzato da una zona basamentale con sportelli a riquadri geometrici,simmetrici e intarsiati ed unica;la forma enfatizza la simmetria prospettica per il tramite di un disegno architettonico della zona centrale ,sporgente,connotata da mensole che sorreggono colonnine intagliate ,cornice con volute,conclusa da una monumentale cornice lignea che contiene un dipinto raffigurante la "Madonna con Bambino".




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