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Ospedale Vasquez - Solarino
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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Ospedale Vasquez - Solarino

Ospedale Vasquez - Solarino




Il manufatto venne costruito i un'area di 6000 metri quadrati tra il 1920 ed 1928.
Esso venne realizzato in una zona panoramica e precisamente sul promontorio che sovrasta la periferia Nord del paese lungo la direttrice della statale 124 che conduce a Palazzolo Acreide.
La firma dell'atto di donazione stipulato dal notaio Salvatore Giuliano nella sede del Comune alla presenza del podestà dell'epoca prof. Salvatore Cianci,ricevente e del signor Francesco Vasquez Italia,donatore, venuto espressamente dall'Argentina per consegnare lo stabile alla Congregazione di Carità di Solarino,poi Ente Comunale di Assistenza ) porta la data del 3 giugno 1928.Il manufatto venne costruito i un'area di 6000 metri quadrati tra il 1920 ed 1928.
Esso venne realizzato in una zona panoramica e precisamente sul promontorio che sovrasta la periferia Nord del paese lungo la direttrice della statale 124 che conduce a Palazzolo Acreide.
La firma dell'atto di donazione stipulato dal notaio Salvatore Giuliano nella sede del Comune alla presenza del podestà dell'epoca prof. Salvatore Cianci,ricevente e del
signor Francesco Vasquez Italia,donatore, venuto espressamente dall'Argentina per consegnare lo stabile alla Congregazione di Carità di Solarino,poi Ente Comunale di Assistenza ) porta la data del 3 giugno 1928.
Subito dopo la firma lo stabile venne inaugurato con una manifestazione popolare imponente e di grande effetto per rendere omaggio e gratitudine al benefattore che ne aveva voluto la costruzione realizzata interamente a sue spese con il solo obiettivo,
(fa riportare nell'atto il donatore ) “ di venire in sollievo dei suoi concittadini e per onorare la memoria del defunto padre Giuseppe Vasquez di cui lo stabile avrebbe portato il nome “.
Francesco Vasquez Italia (il secondo cognome assunto in omaggio alla madre ed alla cra indimenticabile patria italiana) era emigrato in Argentina e da semplice fabbro con fortuna ed intelligenza era riuscito a diventare un ricco industriale e quindi aveva voluto magnificare il suo amore verso il proprio paese realizzando un ospedale che per quei tempi di miseria e di stenti rappresentava per i solarinesi un'enorme conquista nel campo dell'assistenza medica..
La bellissima costruzione in stile Liberty,su progetto portato direttamente dall'Argentina dal Vasquez,venne affidata all'impresa fratelli Pataria di Siracusa e si estendeva su due piani. Al piano terra dieci vani con i servizi e la Farmacia,al primo piano venti stanze con camerate per i degenti, numerosi servizi e le sale chirurgiche pronte all' uso. Sul davanti al palazzo,in bella evidenza,un colonnato dorico sul quale si poggiava la splendida terrazza panoramica. Il tutto immerso nel verde dei campi ed in un clima veramente salubre. L'Ospedale Vasquez non ebbe però le fortune che si aspettava l'ideatore. Si sarebbe potuto utilizzare come ospedale periferico al servizio delle comunità ubicate attorno a Solarino così come prospettato dalle autorità locali dell'epoca allorché lanciarono l'idea di costituire un consorzio tra i comuni di Solarino,Floridia, Canicattini Bagni, Palazzolo Acreide, ma invano, l'invidia e l'ostruzionismo di politici miopi lo portarono quasi alla completa distruzione con scuse banali ed ingiustificate con il risultato che il suo ideatore e realizzatore,Francesco Vasquez disgustato e fortemente amareggiato per la fine che aveva fatto il suo nobile scopo,additato,a parole,come esempio luminoso di attaccamento e di amore verso la propria patria, ruppe ogni rapporto con il suo paese natio e sospese l'invio dei finanziamenti che lo stesso aveva promesso per avviare con speditezza la gestione dell'Ospedale. Abbandonato al suo destino lo stabile venne utilizzato saltuariamente quale rifugio per profughi,per vaiolosi,per preventorio antitubercolare,consultorio per gestanti e neonati, sede di scuola Media e di scuola Materna, colonia estiva etc..Di tutto e di più ma mai come Ospedale. Anzi per togliere ogni residua speranza a chi si illudeva di poterlo finalmente adibire alla funzione per la quale era stato costruito,furono ritirate e portate a Siracusa tutte le attrezzature in dotazione,e cioè lettini,lettighe,vetrinette e tutta l'attrezzatura per le cucine. Durante l'ultimo conflitto mondiale venne anche bombardato e saccheggiato da vandali senza scrupoli che asportarono di tutto, gabinetti,vasche da bagno,porte, finestre. Solo dopo tanti anni e diversi interventi riparatori si è riusciti a rimetterlo in piedi modificandone la struttura originaria e lasciando intatto solo il frontespizio.
L'Amministrazione comunale odierna si è fatto carico di modificarne la destinazione d'uso cercando di riadattarlo ed utilizzarlo, anche se parzialmente, alla originaria funzione per la quale era stato concepito. Nel gennaio del 2004 infatti si è svolta la gara di appalto per l'affitto dello stabile da adibire a Residenza Sanitaria Assistita sotto l'egida dell'Azienda Ospedaliera Regionale, che,anche se solo in parte,rende giustizia al non dimenticato Francesco Vasquez. 



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