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Chiesa di S. Antonio da Padova - Modica
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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa di S. Antonio da Padova - Modica

Chiesa di S. Antonio da Padova - Modica




La Chiesa di Sant'Antonio di Padova, detta anche “Sant' Antonino”, fu edificata prima del 1600, in corso Consolo (nome del quartiere nord-est di Modica Alta), oggi via Principessa Maria del Belgio.
La costruzione dell'edificio religioso fu resa possibile grazie al contributo di alcuni benefattori.
La Chiesa subì ingenti danni a causa del disastroso terremoto del 1693 che dovette distruggere, almeno in parte, la vecchia Chiesa barocca, risparmiando la snella ed alta torre campanaria con le rituali feritoie;
La ricostruzione, però, modificò oltre alla facciata, riedificata con elementi stilistici semplificati, anche il suddetto campanile, che venne rifatto con differente stile.
La facciata esterna è settecentesca con un unico portale centrale decorato da colonne in rilievo, sormontato da un arco a tutto sesto ed inquadrato da due colonne laterali.
L’ interno, ad un’unica navata, è abbellito con sfarzose e vivaci decorazioni a stucco, probabilmente ad opera del Gianforma a (sec. XVIII). Vi erano tre altari laterali (che furono tolti negli anni '50 con la riforma liturgica), due sul lato destro e uno sul lato sinistro.
Rimangono le tele poste su tali altari intervallati da decorate colonne in rilievo. Sul primo a destra, la pala d'altare (tela e crocifisso ligneo) del Cristo sulla Croce, opera d'arte di intensa carica emotiva e di religiosa commozione.
Sul secondo a destra, una pregevole Assunta, copia dell’omonima tela di Filippo Paladini da Firenze, ma mancante del personaggio all'inmpiedi a destra, che troviamo nella Chiesa di S. Giorgio e che è del 1610.
Sull'altare del lato sinistro vi è il grande quadro dell' Annunciazione di autore ignoto.
Sulla sinistra di tale altare, troviamo il fonte battesimale, sormontato dalla tela del pittore modicano Sac. Orazio Spadaro, raffigurante il battesimo di S. Giovanni Battista.
Sul lato sinistro, vi è la nicchia in cui è alloggiata la statua lignea della Madonna Immacolata, scolpita nel 1853 da Gaetano Frasca. Ai lati dell'abside, due statue di pietra di buona fattura: un guerriero a sinistra ed un angelo a destra.
All'interno della Chiesa, sulla cantoria posta in controfacciata, trova posto un organo realizzato a metà dell’800, e modificato nei decenni successivi dal maestro Casimiro Allieri da Bergamo.
La cassa dell'organo è composta da 21 canne di facciata disposte in tre campate a cuspide con bocche allineate e labbri superiori a mitria.



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