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La Chiesa di S. Carlo Borromeo e il collegio dei G
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::La Chiesa di S. Carlo e il collegio dei Gesuiti a Noto » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



La Chiesa di S. Carlo Borromeo e il collegio dei G

La Chiesa di S. Carlo Borromeo e il collegio dei G




Superata Piazza Municipio sulla sinistra troviamo la Chiesa di S. Carlo Borromeo, ex- gesuitica, con annesso il collegio dei Gesuiti, oggi sede del Liceo Classico "Di Rudinì". E' un vasto tempio edificato nella prima metà del sec. XVIII (1730) , ricco di aperture e fregi.. Il materiale da costruzione è la dorata arenaria locale. L'artistica facciata, ad andamento concavo e adornata da colonne, formata da tre ordini sovrapposti con colonne dal caratteristico andamento mistilineo-convesso rispettivamente coronate di capitelli di ordine dorico, ionico e corinzio (dal basso verso l'alto).
L'interno è a croce latina a tre navate con una cupola centrale. La volta è affrescata con tre grandi raffigurazioni attribuiti al Carasi: la Trasfigurazione, la Guarigine del paralitico e al centro il Trionfo dell'Agnus Dei; mentre sui pennacchi della cupola sono affrescati, in modo peculiare, gli Evangelisti, e sotto sopra mensolette sonocollocate quattro statue che rappresentano le Virtù cardinali. Sull'altare centrale, lateralmente, sono collocate due interessanti statue in marmo che simboleggiano la Fede e la Speranza, opere dello scultore Giuseppe Giuliano. Pregevole è l'organo settecentesco posto in cantoria sopra l'ingresso della chiesa. Delle numerose opere d'arte contenute nell'edificio sacro, ricordiamo in particolare vari dipinti su tela, fra cui Il sacrificio di Isacco (sec. XVIII), la Fuga in Egitto (sec. XVIII), la Deposizione (sec. XVI), S. Carlo Borromeo visita gli appestati (sec. XVII-XVIII), la Madonna con Bambino e Santi (sec. XVIII), Scena biblica (sec. XVIII), S. Ignazio di Loyola (sec. XVIII), ed ancora la pregevole statua di S. Luigi in legno scolpito dorato e dipinto. Da segnalare il terrazzo della torre campanaria. La campana e l'altar maggiore provengono dall'antica chiesa gesuitica della Noto antica, distrutta nel terribile terremoto del 1693.



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