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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Monastero delle Benedettine di S. Caterina

Monastero delle Benedettine di S. Caterina




Il Monastero di Santa Caterina, annesso alla Rettoria di San Giuliano, venne ufficialmente fondato il 26 ottobre 1498, sotto la regola di San Benedetto. Ampliato a più riprese nel corso del tempo, è stato chiuso nel 2015 a seguito del venir meno della Comunità Benedettina e dei presupposti canonici per il suo mantenimento in vita.
Le origini di questo Monastero sono collegate a una Congregazione di "Donne ritirate" che avevano la loro abitazione presso la prima chiesa madre del Paese dedicata a San Giuliano. Ciò è attestato da una richiesta alla Curia Arcivescovile di Messina per l'erezione di un altare in onore di San Lorenzo martire in data 21 aprile 1492, mentre nel 1495 ci fu un'altra richiesta per la costruzione della " Pinnata di San Pancrazio". Il 26 ottobre 1498 Antonio Mortellens vicario generale dell'Arcidiocesi di Messina emana la "bolla" di fondazione. Il 25 maggio 1533 l'Arciprete della nuova chiesa madre G. Lombino cede alle suore la chiesa con i benefici annessi, e si impegna alla continua assistenza spirituale delle suore, nonchè alla partecipazione di tutto il clero e il popolo per la solennità del titolare della chiesa, per i riti del "Giovedi" Venerdi, Sabato santo e il Corpus Domini". Molti paramenti ricamati in oro e argento portano la data del 1751.
E' di questo periodo la donazione in perpetuo di acqua corrente per il giardino fatta dal Marchese di Geraci. Nel 1818 le suore si rifugiarono in campagna a causa del terremoto che danneggiò il monastero. Nel 1866 il monastero in seguito alla soppressione degli ordini religiosi perse tutti i beni immobili, che nel 1909 furono ricomprati dal Vescovo di Cefalù e riconsegnati alle suore. Nel 1959 ottenne il riconoscimento di Ente Morale. Al suo interno sono conservati atti e documenti interessanti, così come opere d'arte di notevole valore.
Tra le eopere ricordiamo: - il reliquario di S. Giuliano con alla base sculture di santa Caterina e della Vergine; in alto il Cristo Risorto. Il tutto realizzato con l'argento del monastero.
- una statua in marmo raffigurante Santa Caterina con, nel piedistallo, sculture in marmo della flagellazione di Gesù, di San Benedetto, di Santa Scolastica, San Giuliano e Santa Lucia, opera di Giuliano Di Marino da Palermo. - un organo del 1765 opera di Giacomo Andronico da Palermo e recentemente ristrutturato .
Un quadro di S. Giuliano e S. Placido del 1654.




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