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::Chiesa di S. Maria Maggiore a Mineo » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa di S. Maria Maggiore

Chiesa di S. Maria Maggiore




Nella sommità di uno dei due colli, in quello a Nord, su un grande spiazzale domina la monumentale chiesa di S. Maria Maggiore. Essa sorge vicino ai ruderi del vecchio castello Ducezio e vanta di essere la prima chiesa Cristiana di Mineo. Le sue origini risalirebbero agli albori del cristianesimo in Sicilia verso la meta' del III sec. d. C.
Dedicata prima al dio Sole, quando i menenini divennero cristiani la trasformarono da tempio pagano in tempio cristiano dedicandolo alla vergine SS.
In detta chiesa è da rilevare che il culto alla Gran Madre di Dio viene alimentato da ben sei devozioni praticate in altrettanti altari dedicati alla Regina degli Angeli, alla Madonna del Carmine, alla Madonna Assunta, Annunziata, Addolorata e del Rosario. Altri altari presenti all'interno della chiesa sono dedicati a S. Gregorio Magno, a S. Egidio, uno a S. Agrippina e ancora a S.Sebastiano e alla Sacra Famiglia oltre naturalmente al maestoso altare centrale realizzato in marmi policromi che domina il presbiterio.
Nel tempo la chiesa ha subito numerose trasformazioni soprattutto a causa dei numerosi terremoti; tra i piu' gravi si ricordano quello del 1542,1693(durante il quale fu rasa al suolo ), quello del 1908, 1969 e infine del 1990. La facciata principale presenta tre ordini architettonici. Nel primo, diviso da quattro lese ne con capitelli dorici, si trovano le tre porte d'ingresso.
Il secondo ha capitelli ionici, una finestra al centro e due nicchie ai lati e, sopra la finestra, lo stemma della famiglia Buglio che la fece restaurare dopo il sisma del 1542. Il terzo livello ha tre archi a tutto sesto separati da lesene con capitelli corinzi. In alto domina un grande sole a ricordo del tempio pagano. A sinistra, sempre nella facciata principale, è incastonato un vecchio portale appartenuto al castello Ducezio.
Ai lati della porta dominano due leoni in pietra, simbolo della forza, probabilmente appartenuti al tempio, ora quasi completamente erosi dalle intemperie. È a croce latina a tre navate con cupola sul transetto. Presenta opere di gran pregio: un fonte battesimale in pietra del '500, una statua in alabastro della Regina degli Angeli donata dal conte Ruggero nel 1072, un lavabo in marmo del '500 opera del Mazzola, tele del '600 e del '700, paramenti sacri di gran valore.




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