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::Chiesa San Nicola di Mira a Piana degli Albanesi » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa San Nicola di Mira

Chiesa San Nicola di Mira




La chiesa San Nicola di Mira, vescovo e taumaturgo, (Klisha Shën Kolli, XVI secolo) fu eretta sul luogo dove già esisteva un'antica chiesetta dedicata allo stesso santo fin dal principio del XVI secolo. Nel 1597 Nicolò Matranga ottenne l'autorizzazione di abbatterla, poichè già cadente, e di riedificarla a sue spese.
Ricostruita dal Matranga nel 1619, la chiesa venne ceduta in uso ai Padri Agostiniani Riformati, per i quali, lo stesso pio donatore, costruì accanto un convento. Con le leggi eversive del 1866, il Convento divenne proprietà del Comune e la chiesa venne chiusa.
Avendo l'Ordinario il 15 marzo 1918 smembrato il Collegio parrocchiale esistente in San Vito Martire, la chiesa di San Nicola fu affidata, quale sede, al secondo parroco di rito latino di Piana degli Albanesi.Gravemente lesionato e pericolante, l'edificio, nel 1950, venne chiuso al culto.
Intanto accanto ad esso, nell'ex convento degli Agostiniani, ceduto alla Diocesi dal Comune di Piana degli Albanesi con atto del 19 gennaio 1943, sorgeva il Seminario Diocesano. Anche la chiesa nel 1957 veniva restaurata e diventava chiesa del Seminario stesso.
La chiesa (ad una sola navata) ha particolare rilievo artistico per le pregevoli icone del Seicento e del Settecento dell'iconostasi e ospita il Museo diocesano dove sono esposti oggetti e paramenti sacri.
Le sacre immagini della magnifica iconostasi di cui è dotata la chiesa provengono dall'ex parrocchia di San Nicolò dei Greci di Palermo, distrutta in seguito al bombardamento del 9 maggio 1943; dopo un recente restauro, tali opere si sono rivelate una straordinaria dotazione artistica, di importanza fondamentale per lo studio storico e stilistico della pittura iconografica. Le pareti sono arricchite da icone di scuola cretese e siculo-albanese del Settecento, che si differenziano dalle altre per l'uso di una tempera grassa e per il fondo in argento a mecca.
L'annesso seminario diocesano, sede peraltro della Eparchia di Piana degli Albanesi, costituisce un polo di grandissimo interesse culturale e storico, poiché il recente avvio di un progetto di fondazione del Centro Polivalente di Cultura greco albanese, presso di esso allocato, costituirà di fatto il nucleo operativo più importante, sul territorio nazionale, per lo studio, la ricerca e l'attività di documentazione, divulgazione e promozione della identità della etnia albanese.
Nel salone di rappresentanza del Seminario Diocesano ha trovato collocazione la tela ottocentesca di grandi dimensioni, dipinta ad olio di A. D'Antoni e raffigurante San Nicola, in paramenti vescovili orientali, che dona i suoi averi ai poveri. I paramenti indossati in questo quadro da San Nicola ed il pastorale sono custoditi presso il Museo Diocesano "Monsignor G. Perniciaro" di Piana degli Albanesi.




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