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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



S. Giovanni Evangelista-Vizzini

S. Giovanni Evangelista-Vizzini




Nel luogo dove si trova la Chiesa di San Giovanni Evangelista, si ergevano un tempio dedicato ad Atena ed un altro collaterale dedicato a Bacco.
Nel primo fu poi venerata la "Madre della Sapienza" e nel secondo vi fu collocata l'immagine di "San Giovanni Evangelista". Poichè in quell' antico tempio di Minerva vi era sul frontespizio scolpita in pietra la civetta dai Siciliani detta "Cucca", la denominazione che si diede fin dall'origine fu appunto quella di Cucco. La Chiesa fu dedicata anche alla "Vergine Santissima delle Grazie", poichè vi si venerava un'immagine della Madonna.
Vuole la tradizione che con la venuta dei Normanni devotissimi alla vergine, nella Chiesa si incrementò il culto per la Madonna delle Grazie.
La chiesa fu distrutta nel 1693 dal terremoto e ricostruita. Ha una pianta ad unica navata e un prospetto ornato da un portale gotico.
Nell'interno della Chiesa si può ammirare uno splendido altare maggiore in stile Moresco tutto in marmo e pietra bianca locale, nella cui parte centrale vi è posta la "Madonna delle Grazie" in marmo, composta di tre parti: la base in legno, il secondo ripiano in alabastro e il terzo in marmo, scalpellata da maestri di scuola Gaginesca sul torso della statua di Atena.
Inoltre sono da ammirare la "Via Crucis" del 1700 pittura su tavola e un quadro del 1807 raffigurante la "Natività di Maria" (a sinistra), con "San Gioacchino" che tiene in mano la Madonna appena nata e "S. Anna" a letto dopo aver dato alla luce. Interessanti sono anche le tele di San Giuseppe che tiene sulle braccia il Bambino e quella di San Giovanni Evangelista, di autori ignoti, l'invenzione della Croce di Francesco Inguanti, ed inoltre la statua di gesso del S. Cuore di Gesù e il fonte battesimale di marmo. Ulteriore testimonianza dell'antichità di questa Chiesa è una campana che grazie a una ricerca effettuata, risale al 1439 fusa in Tortorici.
La stessa riporta all'esterno la seguente scritta:
"M.CCCCI XXXX VII INDITIONIS CAMPANA ESTE ECCLESIAE SANTI IHOANNIS EVANGELISTAE MASTRO IHOANNIS SINICUI MI FICHI DIU MI GUARI".
In ultimo, una lapide con scritta in latino che racchiude la storia antichissima di questa Chiesa di cui si riporta la traduzione: "Al Discepolo che era amato dal Signore Gesù sito nella Chiesa ex Matrice eretta sulle rovine degli Idoli, caduta per vetustà e restaurata con l'aiuto del popolo ai tempi in cui era Parroco Giovanni Noto con il titolo nobiliare della Madonna delle Grazie nel VII secolo della venuta a Vizzini."




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