Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Palazzo Principesco dei Di Giovanni-Trecastagni
Costruito nel 1641 dal Principe Domenico I° Di Giovanni dopo l'acquisto del "casale", sua residenza ordinaria dove teneva giudicatura e ragione. Si compone di un fabbricato posto a levante del paese, e costituito da due piani con scalone nobile in pietra lava ed ampia corte.Dal finestrone della scala, si gode una vista panoramica ed artistica del paese.
Le modificazioni apportate nel corso degli anni al primo piano, hanno distrutto completamente l'antico aspetto della Sala della Guardia ed alcune interessantissime celle per i giudicandi; ill secondo piano è pressocchè intatto.Ventennali lavori hanno sortito il risultato del rifacimento del tetto. Dopo usi alterni e devastanti - carcere e caserma dei carabinieri - l'intero edificio è stato recentemente acquisito dal Comune per essere restaurato ed adibito a sede di istituzioni culturali, conserva tracce di pitture parietali. Attualmente impraticabile, spogliato delle poche testimonianze rimaste sarà fruibile solo dalle generazioni future. La "voce popolare" lo vuole collegato mediante un cunicolo sotterraneo al Convento dei Padri Minori Riformati; probabilmente si doveva trattare di una grotta di scorrimento lavico della quale, comunque, nessuno sa oggi indicare l'imboccatura e la direzione.
. Inoltre tanti sono gli angoli, gli scorci, i particolari ambientali che il centro collinare offre al visitatore, oltre la serie di palazzi borghesi allineati nella varietà di stile e di forme lungo i corsi Vittorio Emanuele e Sicilia, gli agglomerati rionali contadini dalle tipiche viuzze tortuose di Sant'Andrea, Gaglianese, Sciara, dalle case terrane addossate le une alle altre che conservano il sapore e la scansione del tempo, e la masseria di monte Ilice nella quale il Verga ambientò la "Storia di una capinera".