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Chiesa S.Maria delle Grazie - Nicolosi
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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa S.Maria delle Grazie - Nicolosi

Chiesa S.Maria delle Grazie - Nicolosi




La Chiesa Santa Maria delle Grazie rappresenta la seconda parrocchia di Nicolosi. Nel luogo in cui oggi sorge la Chiesa, fin dal dal XVI secolo, esisteva una chiesetta, poco più grande di una cappella, dedicata alla Madonna di tutte le Grazie e fu l'unica a non subire danni negli eventi catastrofici del 1669, che rasero al suolo il resto del paese, tanto che, proprio qui, furono portati e conservati i paramenti sacri ed il S.S. Sacramento dalla Chiesa Madre.Proprio perché fu la sola a rimanere in piedi fra gli edifici sacri, si gridò al miracolo, attribuito dal popolo a S.Antonio Abate, una bellissima statua del quale era custodita in quella chiesetta.
Della chiesetta originaria oggi non rimane altro che il sito, poiché alla fine del 1800 essa fu completamente demolita sacrificandola alla costruzione dell'attuale Chiesa i cui lavori di ricostruzione vennero completati nel 1884. Lo schema planimetrico è, forse, da attribuire a maestranze locali e si caratterizza, come la Chiesa di S.Giuseppe, per la luminosità interna.
Nella Chiesa si conserva una pregevole statua lignea settecentesca della Madonna delle Grazie e soprattutto, di particolare importanza, la statua lignea di S.Antonio Abate, compatrono e protettore del paese. Tale statua, policroma, databile, considerate le caratteristiche intrinseche ed estrinseche, alla prima metà del 1600, è un'autentica opera d'arte. Il Santo, dal volto scuro e scavato ad indicare le sue origini africane e le assidue privazioni, è seduto e maestosamente rivestito da vesti abbaziali, contrariamente a come usava il Santo. Si differenzia quindi notevolmente da quanto l'iconografia sacra ci offre riguardo allo stesso Santo. Sia la statua della Madonna che quella di S.Antonio sono gelosamente conservate e sono visibili ai fedeli durante i festeggiamenti in loro onore, nei giorni 31 maggio (Madonna delle Grazie) e 17 gennaio (Sant'Antonio Abate). Il fercolo con la statua del Santo viene però portato per le vie cittadine fino all'altarino di S.Antonio alla Sciara (cfr. altarino S.Ant. Sciara) per ricordare i fatti legati al 1886 (maggio o giugno).
La Chiesa è ad un'unica navata e presenta ai lati quattro altari in marmo policromo dedicati al Cristo e ai Santi Biagio, Domenico e Sant'Antonio Abate.
Di particolare rilievo è l'altare dedicato a San Biagio, con un quadro, attribuito a scuola caravaggesca, rappresentante un miracolo del Santo, da collocarsi nella produzione del tardo Seicento o del primo Settecento, ed altrettanto significativo è l'altare dedicato al Cristo alla Colonna, ove è posta una statua in legno precedente il 1669. Al centro della navata la maestosa e ricca cappella realizzata nel 1920 da Vincenzo Torre.
Di particolare pregio anche il quadro dedicato a Sant'Antonio Abate realizzato nel 1919 da Alessandro Abate il quale riprese la precedente versione del quadro che era presente nella Chiesetta originaria e aggiunse il paesaggio di Nicolosi. Di valore anche il quadro ad olio su tela raffigurante la Vergine delle Grazie ad opera di Giuseppe Barone (1933). La Chiesa è inoltre abbellita da pitture di Conti Consoli e sculture di Vincenzo Torre, oltre ad opere di Barone.




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