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Festa di S.Stefano Protomartire
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::Festa di S.Stefano Protomartire a Aci Bonaccorsi » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



L

L' uscita del Fercolo e del Simulacro di S.Stefano




S. Stefano fu il primo martire cristiano, lapidato a Gerusalemme nel 36-37 d.C. per aver pubblicamente confessato la fede in Gesù Cristo.Il processo e il martirio del Santo Diacono e Protomartire Stefano sono narrati da San Luca negli Atti degli Apostoli ai capitoli 6-7. Il Martirologio ricorda S. Stefano Protomartire due volte l' anno:il 26 dicembre(giorno in cui si celebra il suo martirio, ?dies natalis?) e il 3 Agosto (Festività del Ritrovamento del Corpo del Santo, avvenuto nel 415 d.C.). Ad Aci Bonaccorsi, il culto a S.Stefano risale al 1500 per opera della famiglia dei ?Di Paula?(oriunda di Paola, in Calabria) che ne introdusse la devozione nel quartiere Pauloti dove al Santo fu dedicata una chiesa (oggi Maria SS. delle Grazie). Alla fine del XVI secolo il culto a S.Stefano si era diffuso in tutto il paese e in conseguenza di ciò la cinquecentesca statua del Santo, fu portata definitivamente nella Chiesa Madre (dove ancora oggi è venerata) e in tal modo il Protomartire fu acclamato come principale Patrono del paese.
Da documenti sappiamo che già nel Cinquecento i bonaccorsesi tributavano solenni feste al loro Patrono in occasione del suo giorno liturgico.
Oggi Aci Bonaccorsi celebra ogni anno due feste in onore di S.Stefano: il 26 Dicembre e il 3 Agosto.
La festa di Agosto, tra le più solenni e sfarzose della zona, si colora di elementi tradizionali quali artistiche luminarie, bande musicali e soprattutto spettacolari giochi pirotecnici per i quali Aci Bonaccorsi si è sempre distinta a tal punto da essere oggi, alla vigilia del giorno di S.Stefano, la sede del FESTIVAL NAZIONALE DEI FUOCHI D? ARTIFICIO, manifestazione che vede in gara i migliori esperti pirotecnici di tutta Italia.
I festeggiamenti patronali hanno inizio a metà luglio, quando il settecentesco fercolo - la ?Vara?- viene portato nella Chiesa Madre.
I giorni che precedono la festa sono dedicati a solenni celebrazioni di preparazione; il 2 agosto, vigilia, la festa entra nel vivo con la solenne processione del Braccio Reliquiario del Patrono e subito dopo con l' Entrata dei Partiti dei quartieri Piazza e Battiati e l'esecuzione delle tradizionali Cantate al Santo.
Il 3 Agosto ha i suoi momenti più importanti nella Svelata della statua cinquecentesca di S.Stefano e nella Messa Pontificale. Alle 19 in punto ha luogo la trionfale USCITA del Santo dalla chiesa madre, intitolata alla Madonna dell?Indirizzo.
Appena il fercolo (classico della provincia, di legno indorato, a sei colonne, tirato a cordone) si affaccia sul sagrato della chiesa: un tripudio di fuochi si staglia in alto di fronte, mentre dal cielo cade, sparata a mortaio, una pioggia di carte colorate e palloncini. La banda musicale suona allegramente contribuendo al clima di festa, mentre lo sparo pirotecnico perdura per parecchi minuti, colorando il cielo di fumi e concludendo con un finale potente.
Ha così inizio la processione del simulacro di S. Stefano, che percorre tutta la cittadina, andando incontro agli abitanti dei vari quartieri.
Soste di preghiera, classiche, vengono eseguite davanti alle chiese della Madonna della Grazia nel quartiere Pauloti prima, e dopo, in tarda serata, davanti alla chiesa di S. Gaetano e S. Lucia nel quartiere Battiati.
Altro momento molto atteso, se non addirittura il più atteso, è quello della tradizionale entrata in Piazza Bellini. Il fercolo del Santo effettua in una traversa una sosta di qualche minuto; improvvisamente parte lo scampanellio del capo-vara e inizia una breve ma rapida corsa dei devoti, che portano così il fercolo al centro di piazza Bellini. In questa piazza, accolto dallo sparo di carte multicolori, S. Stefano assiste, insieme ai fedeli, allo spettacolo pirotecnico offerto da uno dei due partiti del paese. Le luci artistiche si spengono, e ha inizio uno sparo di fuochi che sembra interminabile, fino a quando il finale, lungo e corposo, cede spazio agli applausi e alle grida di giubilo dei fedeli.
La processione, dopo l?entrata in piazza, prosegue per le vie del quartiere Battiati, fino al rientro in chiesa madre, alla benedizione con la reliquia e alla chiusura della cappella del Santo.
Anche il 26 Dicembre i bonaccorsesi riabbracciano gioiosamente il loro glorioso protomartire.in una solenne processione per le vie del centro storico.



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