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Tra le passeggiate più interessanti nel Parco delle Madonie: Portella Colla - Vallone Nipitalva -Masseria Firrionello (nelle zone A, B e D del Parco); Case Cava - Sorgenti Scillato (anche questa nelle zone A, B e D del Parco); Scillato - Monte Riparato (zona D).

LE SORGENTI
I Monti Fanusi, Castellaro, Cozzo di Castellazzo, Balata di Caltavuturo, Cozzo Vituro, Monte dei Cervi, Cozzo Morto e Piano della Madonna, costituiscono il bacino imbrifero delle sorgenti di Scillato. La superficie interessata è di 30 Km. quadrati circa ed in queste zone non si presentano corsi d’acqua superficiali. Le acque vengono, infatti, raccolte da depressioni a imbuto, chiamate doline e convogliate in cavità sotterranea, dove scorrono come veri e propri fiumi. Tutto ciò avviene per la presenza delle rocce calcaree,costituite soprattutto da Carbonato di Calcio, formatesi a partire dal periodo Triassico. Questo composto chimico reagendo con l’acqua ricca di anidride carbonica si trasforma e si infiltra nel sottosuolo sciogliendo le rocce, scavando ampie cavità formando caverne, grotte, pozzi e cunicoli. La reazione del calcare è reversibile. Cosi come può scavare può anche depositarsi dando origine a formazioni di stalattiti e stalagmiti. L’insieme di questi fenomeni danno luogo al Carsismo, che prende il nome dalla Regione del Friuli Venezia Giulia, la zona che va dal Carso alla Slovenia . La cattura delle acque piovane e lo scioglimento delle nevi da parte del sistema sotterraneo di drenaggio affiora a quota 376,68 metri s.l.m., a monte del centro urbano di Scillato, in contrada Sorgive, dando luogo alle sorgenti Agnello, Bosco e Golfone. Si ritiene, comunque, che il bacino imbrifero del gruppo dei monti citati, non è il solo tributario delle sorgenti di Scillato, ma anche di altre sorgenti in zone di Collesano e Polizzi Generosa. Le acque sono state convogliate mediante cunicoli e gallerie attraverso il perforamento della montagna, ad un livello più basso di quello di affioramento perchè si potesse aumentarne la capacità, ed allacciate ad un edificio di presa o botte di riunione dove ha inizio la condotta idrica per Palermo che costituisce l’acquedotto. La portata delle acque recentemente si è ridotta a causa delle scarse piogge. La media degli ultimi anni è di 460 litri/secondo, ma nelle stagioni invernali rigide e piovose e in primavera si hanno avuto portate medie oltre i 1000 litri/secondo. Le acque sono molte fresche, la temperatura è intorno a 12 gradi centigradi.