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img_1931.jpgLa prima consistenza urbana del paese si ebbe in epoca normanna e si sviluppo attorno al Castello con l’antico quartiere “Bavarino”.
In questo quartiere sono ubicati: il Castello, purtroppo oggi rimangono poche tracce dell’impianto originario e la Chiesa S. Maria La Vecchia titolata inizialmente a S. Nicolò di Bari, primo Santo Patrono di Collesano dopo la conquista Normanna.
Collesano durante il ‘400 vive un periodo di espansione economica ed urbanistica. Nel 1451 i Francescani Conventuali si trasferirono nel nuovo convento con annessa la chiesa crollata definitivamente nel secolo scorso. Nello stesso periodo si costruisce la Chiesa di S. Giacomo, con la sua Piazza Grande e alla fine del secolo iniziarono i lavori della nuova Chiesa Madre: la Basilica minore di S. Pietro.
Il Monastero benedettino di S. Caterina fondato col contributo di Giovanni De Jorno, fu costruito all’inizio del ‘500 ma, purtroppo nel 1976 crollò la chiesa di S. Caterina, mentre il complesso monastico è stato riadattato a Scuola Elementare (Via Tommaso Villa).
Intorno alla metà del ‘500 fu costruito il Convento di San Domenico (oggi il palazzo è sede municipale) e alla fine del ‘600 lo sviluppo urbanistico collesanese è tracciata: il Castello e le adiacenze del convento di S. Domenico. Con la costruzione del convento e la chiesa di S. Maria di Gesù, 1612, in zona periferia, secondo la tradizione Francescana, si delimita definitivamente l’impianto urbanistico.
Su via Roma emerge il Municipio, ex Convento Domenicano, costruito col sostegno della Contessa Susanna Gonzaga, moglie di Pietro Cardona, all’interno è significativa la visita alla “Sala dei Sindaci” con un tavolo in legno intarsiato dedicato alle Vittime della mafia, di recente ristruttirazione. La stessa struttura al primo piano, adiacente al Municipio, con ingresso dalla parte destra, ospita da qualche anno il “Museo Targa Florio” che raccoglie immagini, foto inedite, documenti e cimeli della più antica gara del mondo, su strada, che tanto onore ha dato a Collesano e alla Sicilia.
000_0740.jpgAttiguo al palazzo municipale la Chiesa dell’Annunziata Nuova o del Rosario. La chiesa a pianta centrale con una sola navata con 8 cappelle laterali e un tiburio di forma esagonale. All’interno è conservato, all’entrata, la tomba monumentale marmorea del Conte Antonio Ventimiglia, della moglie Alvira Moncada e della figlia Costanza datate 1460 e nella parte inferiore, la tomba del Conte Pietro Cardona.
Fra le altre opere d’arte in essa custodite di pregevole interesse è il quadro della “Madonna del Rosario” del primo ’600, attribuibile allo Zoppo di Gangi e la tela di buona fattura della “Circoncisione” (1634) del pittore locale Giovanni Giacomo Lo Varchi (1606 - 1683).
la Fontana Quattro Cannoli costruita sul finire del 1876 dall’Ing. Diliberto D’Anna, sull’omonima piazza, di forma circolare con 4 cannelle, nella parte centrale un basamento a tronco di cono è rialzato da un putto metallico poggiante su un grosso pesce nell’atto di suonare un corno.
La Basilica di S. Pietro, o chiesa Madre, per il suo patrimonio artistico-storico è sicuramente una delle più importanti chiese delle Madonie, e seconda, per dimensione, solo a quella di Cefalù. La pianta della chiesa è a 3 navate coperte da un tetto ligneo a capriate, decorato e sorrette da 14 colonne di base poligonale.
scalinata_spietro.jpgRappresenta un segno architettonico caratteristico del paese la bellissima scalinata su P.zza Duomo. L’ingresso originario era quello laterale destro sormontato da un portale gotico-catalano prospiciente su P.zza Plebiscito (u chianu da misericordia), nella quale insiste, fissata alla navata laterale della chiesa, la Torre di Guardia sicuramente del periodo normanno, come testimonia l’elegante bifora dallo stile duecentesco. La torre che ha subito diversi interventi, venne utilizzata come torre campanaria fino al 1912.

chiesa%20di%20san%20giacomo%20bn.jpgL’ex Chiesa di S. Giacomo, (patrono di Collesano fino al 1641) oggi è adibita a manifestazioni culturali e religiose dopo il completamento del restauro.

La Chiesa dei SS Sebastiano e Fabiano, chiamata del Collegio (delle figlie della Croce) è la più antica chiesa costruita fuori le mura del quartiere Bavarino.
Risale al periodo normanno (1140) la Chiesa di S. Maria la Vecchia, essa, ha un impianto a tre navate, inizialmente titolata a S. Pietro, successivamente dal ‘300 dedicata a Maria Assunta.

In prossimità della Chiesa, una piccola via conduce tra i ruderi del Castello, di origine normanna, che nel periodo di splendore, ebbe diversi proprietari: Nel 1194 i normanni, lo cedettero al vescovato di Palermo per poi passare ai Cicala, ai Ventimiglia, ai Cardona, gli Aragona e ai Moncada. Sotto il dominio di quest’ultima famiglia, il castello ebbe un periodo di grande splendore culturale e teatrale per le rappresentazioni, spesso a carattere religioso, messe in scena dall’Accademia degli Offuscati. Purtroppo a causa del terremoto dell’11 gennaio 1693 viene reso inutilizzabile. Oggi rimangono solo qualche brandello delle mura perimetrali e poche tracce dell’impianto urbanistico.

000_0744.jpgDalla Piazza Rosario Gallo (dedicata allo storico collesanese) attraversando Via Collegio, arriviamo “u stazzuni” antico quartiere di S. Francesco che, nel ‘600 era sede di numerose officine di ceramisti; apprezzate la fattura e le decorazioni dei manufatti in tutta la Sicilia. Sono in fase di restauro le antiche fornaci, e in ristrutturazione le strutture che ospiteranno il Museo della Ceramica.

Nella parte opposta del paese, la Chiesa di S. Maria di Gesù con annesso il Convento dei Frati Minori Osservanti Riformati. Fu fatta costruire nel 1611 da Maria Aragona e moglie di Francesco Moncada Conte di Collesano con l’annesso Convento. Aveva in tutto 32 stanze e un chiostro circondato da 12 colonne di pietra, nei capitelli delle colonne sono scolpiti gli stemmi dei devoti, che parteciparono alle spese.
Dopo il 1866, anche il convento dei Frati Minori venne chiuso e l’edificio passò prima al demanio dello Stato e poi al Comune che lo adibì prima a caserma, poi a carcere ed oggi a biblioteca.chiesa_vecchia.jpg
Recentemente il chiostro è stato restaurato e viene usato per mostre ed eventi culturali.

I Domenicani si stabilirono a Collesano, attorno alla metà del ‘400 e presero possesso della chiesa dell’Annunziata Vecchia, ubicata in prossimità del cimitero. Nel corso dei secoli, questa struttura, fu curata da tre ordini religiosi (Domenicani, Carmelitani e Cappuccini).
Oggi versa in uno stato rovinoso ed è priva di arredi sacri.


abbazia%20di%20pedale.jpgSuggeriamo anche, una visita all’antica Abbazia di Pedale, una delle più antiche abbazie della Sicilia, fondata nel 1130 dai monaci basiliani, ai quali subentrarono i Benedettini tra il 1310-1347. Il complesso monastico, oggi ridotto in abbandono, ha una pianta quadrangolare con corte interna. La cappella presenta un portale ad arco acuto e all’interno, unico elemento rilevante un ciborio in pietra con lo stemma dei Cardona.