La gastronomia mistrettese racchiude la genuinità, la semplicità e la ricchezza dei prodotti tipici locali e, dai primi piatti ai dolci, riesce a soddisfare anche i palati più esigenti, grazie anche agli aromi che la natura elargisce spontaneamente in questa zona, quali il finocchietto selvatico, l’origano, l’alloro...che riescono a dare un sapore particolare a molti cibi.
Alcuni piatti vanno di pari passo con le stagioni. Dall’autunno in primavera le verdure selvatiche, i funghi e i legumi primeggiano nelle mense; in estate gli ortaggi, il tutto condito con olio extravergine di oliva di produzione locale. Assieme ai prodotti agricoli vi sono quelli caseari, la provola, la ricotta fresca e salata, i formaggi di primo sale o stagionati e la carne nostrana.
Particolarmente apprezzata da quanti la gustano è, tra i prodotti caseari, la cosiddetta ricotta salata, per le quali si sfrutta una particolare tecnica di lavorazione. Il prodotto, opportunamente grattugiato, da un sapore caratteristico ai piatti anche più comuni, come per esempio la pasta con il pomodoro fresco ed alcuni piatti tipici mistrettesi, come la pasta con la zucchina o la caratteristica “ parmigiana “ locale. Némeno apprezzate sono alcune verdure selvatiche che vengono utilizzate, opportunamente cotte, come contorni, frittate, polpette, insalate o come condimento ai primi piatti. I finocchi selvatici, che oltre ad essere usati per la notissima “ pasta con le sarde “, nel nostro territorio vengono impiegati per fare delle prelibate polpettine fritte, da consumare calde o fredde, oppure ottime insalate, che si sposano con i sapori più disparati. Altro piatto prelibato, ma poco conosciuto fuori dai confini del nostro territorio, sono i caratteristici “ purrietti “ ( porri selvatici ), che ben reggono, a detta di molti, il confronto con la ben più nota “ bagna cauda “ piemontese? Il procedimento che rende, commestibile questa verdura è un po’ lungo ma i risultati fanno dimenticare la fatica che la preparazione richiede. Gustosi piatti si ottengono anche utilizzando gli asparagi di vario tipo che il nostro territorio produce in abbondanza. Lo stesso dicasi per i funghi che richiamano nella nostra zona tanti “ ricercatori “ provenienti anche da paesi distanti. Tra questi, pur se poco conosciuti, si annoverano i “ bissini “ ( vescie ) dalla forma, sapore e odore molto particolari.
Bovini, suini e caprini, allevati nel nostro territorio, forniscono la carne delle nostre mense. Gustose le grigliate, aromatizzate dal “ salmurigghiu “, speciale salsa a base di olio, limone ed aromi vari; buonissimo il capretto o l’agnello al forno... Fra tutti, comunque, eccelle la tipica salsiccia mistrettese di puro suino, aromatizzata con finocchietto selvatico. La stessa, essiccata, è un ottimo salame.
E, dulcis in fundo, i dolci tipici amastratini: la “ pasta reale “, anticamente regina dei banchetti nuziali ed oggi invece gustabile ogni giorno, da non confondere con la “ frutta martorana “ è un particolare tipo di dolce a base di mandorle e zucchero modellato a mano a forma di fiori e frutti; i “torroncini” di forma conica; i “napoli” a forma di rametti e i “scattati”, dal gradevole odore di vaniglia e cannella. E non mancano dolci tipici di alcune festività religiose come “ i varate “ del periodo pasquale e “ i vucciddati “ del periodo natalizio.
Pasta 'ncaçiata
Questo piatto è presente in quasi tutto il territorio del messinese, ma a Mistretta è un piatto tipico. Gli ingredienti sono semplici, come in tutti i prodotti popolari, ma il combinare insieme certi ingredienti e in certi modi crea dei piatti molto gustosi.
Gli ingredienti del condimento sono: pomodori, caciocavallo fresco, carne tritata, salame, uova sode, melanzane, pecorino grattugiato, aglio, vino bianco, basilico, olio, sale, pepe. Per la pasta si usano magliette di maccheroncino.
La pasta si cuoce al dente e si mischia in una casseruola al condimento. La casseruola viene adagiata su uno strato di brace ardente e, una volta messo il coperchio, viene anche coperta di brace, in questo modo la pasta verrà cotta.
Il nome della pasta deriva proprio da questo particolare modo di cottura, infatti "u ncaçio" nel dialetto mistrettese è proprio il rivestire la casseruola con la brace.
Pasta Reale (marzapane)
Tipico dolce mistrettese è la "Pasta Reale" (marzapane), detta così perché nell'ottocento era considerato un dolce per palati raffinati. Gli ingredienti di base sono le mandorle e lo zucchero. Le mandorle vengono sgusciate e finemente tritate, mischiate allo zucchero, fino ad ottenere un impasto compatto e oleoso. Tutto l'impasto detto "pasta", viene lavorato fino a creare tanti pezzi con forme varie ed artistiche (es. fiori o frutta) e poi viene cotto al forno oppure lasciata cruda.
La tradizione voleva che, nelle feste di fidanzamento, la famiglia della futura sposa offrisse ai commensali questo dolce raffinato.
Provola
I formaggi assumono un posto di rilievo nella cucina mistrettese giacché il paese gode di un’antica tradizione di pastorizia. Tra i formaggi spicca la Provola dei Nebrodi, formaggio a pasta filata (caciocavallo) che viene prodotta principalmente in primavera con il latte fresco delle vacche che pascolano nei vasti terreni dell'agro di Mistretta ricchi di essense odorose e che ha la caratteristica forma classica a pera. Con la pasta della provola si modellano i Caci figurati vere e proprie opere d'arte.
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