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::Chiesa di S. Anna a Belpasso » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa di S. Anna

Chiesa di S. Anna

Piazza S. Anna



L'edificio, probabilmente, sorge al posto di una precedente edicola votiva posta lungo una strada rurale e poi trasformata in chiesa in seguito all'insediamento di nuove genti provenienti dal distrutto abitato di Fenicia Moncada, le cui abitazioni costituirono il primo nucleo del quartiere di S. Anna.
La chiesa di S. Anna risalirebbe al XVIII secolo, nel periodo della ricostruzione dell'abitato di Stella Aragona, dopo i danni del terremoto del 1693. La data di edificazione dovrebbe essere il 1756, anche se per diverso tempo non vi poterono essere celebrate le funzioni sacre per la mancanza degli arredi sacri. Venne poi eretta Chiesa Curata di Maria SS. della Guardia di Borrello. Nel sagrato davanti la facciata della chiesa si trova la bocca di un'ampia cisterna, che un tempo raccoglieva le acque piovane provenienti dalla copertura della chiesa. La vendita dell'acqua della cisterna, per molto tempo, costituì una delle maggiori rendite della chiesa, giacché l'intero territorio, nei secoli passati, era particolarmente povero di fonti di approvvigionamento idrico, tanto che nei periodi di siccità questo tipo riserve idriche diventavano fondamentali e, anche, redditizie.
Negli anni 20-30 del XX secolo, come evidente dalla tipologia muraria, fu iniziata la costruzione del campanile, che è addossato alla parte sinistra del prospetto. La torre, però, rimase incompleta, giacché fu terminata solamente la struttura, costituita da una muratura mista in blocchi di pietra lavica con alcune parti realizzate in cemento armato.
Nel 1961, a causa di un terremoto, crollò la volta di copertura della chiesa. L'edificio fu restaurato a partire dal 1995 e riaperto al culto nel 1999.

Descrizione
Si tratta di un edificio dalle forme alquanto semplici, che risalta per il particolare aspetto di "non finito" delle sue architetture, che gli conferisce un aspetto da chiesa rurale. Proprio per la sempllicità dell'architettura e del contesto in cui sorge, uniti al carattere quasi poetico del suo aspetto, la chiesa è particolarmente amata, anche perchè presso la popolazione del quartiere è rimasto sempre vivo il culto di Sant'Anna. Facciata piana a capanna, con torre campanaria annessa al lato sinistro. Spazio omogeneo nella navata e nel presbiterio absidato. Volumetria esterna prismatica a pianta rettangolare.
L'impianto planimetrico della chiesa si sviluppa seguendo la tipologia della navata unica con un ampio abside semicircolare.
All'interno si conservano alcune decorazioni che sono sopravvissute al crollo della volta avvenuto nel 1961. I pavimenti risalgono ai lavori di restauro degli anni '90 del XX secolo, così come l'altare che sostituisce quello precedente andato perso nel crollo.
Il semplice prospetto a capanna emerge nell'ampio sagrato per la rusticità delle sue forme, particolarmente risaltate dai materiali che lo compongono, quali la pietra lavica e gli intonaci scuri della tradizione costruttiva locale.
L'edificio è stato realizzato con muratura portante in blocchi di pietra lavica e malta. Nella struttura del campanile, realizzato agli inizi nel XX secolo si nota la presenza di cordoli in cemento armato.
Le opere di adeguamento liturgico risalgono ai restauri degli anni '90. L'altare e l'ambone sono realizzati in basalto.




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