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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa del Purgatorio

Chiesa del Purgatorio

Via Baldi



Chiesa succursale della parrocchia Parrocchia Ss. Rosario.
Una tradizione infondata vuole che sia la chiesa più antica del paese: da alcuni documenti si sa, infatti, che nel 1669 durante la prima visita pastorale compiuta dal vicario generale Calogero Termine, viene riportata la prima notizia circa l'esistenza di questa chiesa occupante il sito dell'antica chiesa del Crocifisso, la prima chiesa curata del paese costruita nei pressi della chiesetta di S.Nicolò.
Originariamente nota, dunque, come chiesa del SS. Crocifisso, per l'omonima confraternita annessa, in occasione della visita pastorale del 1677 era già nominata del Purgatorio. La costruzione della chiesa non era stata ultimata nel 1669, infatti, non risulta nella visita pastorale del Vescovo di Agrigento.
Nel Settecento vi si riunivano i componenti della Confraternita del Signore del Mestiere e ancora è possibile visitare la cripta, un tempo adibita a cimitero.
Ad un'unica navata, fu ristrutturata nel 1842 a proprie spese da padre Francesco Cammarata, procuratore della chiesa, a causa delle precarie condizioni.
La sepoltura, collocata nella sagrestia, fu funzionante fino al 1850.
Nell'inventario degli arredi, stilato nel 1859, furono menzionati cinque altari arricchiti dalla statua di Maria SS. Addolorata (con faccia e piedi di cera), del SS. Crocifisso, "un'immagine del SS. Ecce Homo di carta, un quadro di Santa Margherita e un quadro delle Anime SS. del Purgatorio" sull'altare maggiore.
Nel 1895 il rettore Rosario Mammano fece restaurare gli stucchi esistenti, aggiungendone altri.
Nel 1903 sull'altare maggiore fu eretta la cappella della Sacra Famiglia.
Nel 2009 la chiesa è stata oggetto di un intervento globale di restauro: consolidamento delle murature e rifacimento degli intonaci; risanamento della volta dell'aula e restauro delle capriate di ferro; demolizione della volta della sagrestia per riportare alla luce i resti dell'originaria volta, collocazione di tiranti e realizzazione di cordolo di cemento armato; rifacimento del tetto con capriate lignee.

Descrizione
Il prospetto principale, concluso da una cella campanaria con tre aperture (quelle laterali rettangolari e la centrale ad arco a tutto sesto), ha un portale ad arco a tutto sesto di conci squadrati. Le pareti dell'aula sono scandite da paraste corinzie trabeate, che inquadrano cinque partiti con arcate cieche a tutto sesto nel secondo e quarto partito. L' edificio è in muratura continua intonacata con volte e copertura a due falde. La volta a botte dell'aula, scandita da fasce trasversali in asse con le paraste, è decorata da specchiature a motivi fitomorfi. La nicchia del presbiterio, con catino a conchiglia, è inquadrata da lesene concluse da un timpano, sovrastato da una finestra circolare. Le pareti dell'attigua sagrestia sono connotate da un doppio ordine di sepolture a nicchia semicircolare con catino, utilizzate fino al 1850. Una scala, coperta da una lastra di vetro collocata nel pavimento dell'aula, consente l'accesso alla cripta articolata in due ambienti: l'ossario e un locale con sedili di pietra per l'essiccamento dei cadaveri. Tali ambienti, prima della costruzione del solaio in latero cemento dell'aula erano coperti rispettivamente da volta a crociera e a botte.




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