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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Palazzo Beccadelli

Palazzo Beccadelli




La Chiesa Madre, di origine medievale, più volte riedificata (in particolare nell'anno 1642) è intitolata a Maria Santissima Assunta, ed è stata edificata su una parte dell'antico castello di Zabut e sulla precedente chiesa di S. Pietro, del secolo XV.
Il trecentesco portale d'ingresso forse proviene da una chiesa di Adragna, oggi frazione di Sambuca. Una possente torre campanaria quadrangolare caratterizza la facciata della Chiesa; caratteristica è la sua guglia rivestita da maioliche verdi e gialle che formano fasce orizzontali a zigzag e sorretta da grandi foglie scolpite nel tufo. Un antico affresco bizantino (proveniente dalla distrutta Chiesa di San Giorgio) è conservato al suo interno.

Altra interessante Chiesa (e convento) è quella del Carmine, adibita oggi a santuario della Madonna dell'Udienza, edificata nel 1530 e rimaneggiata nel 1615 e nel corso del secolo XIX; al suo interno ammiriamo la statua in marmo della Madonna attribuita ad Antonello Gagini e un seicentesco crocifisso ligneo.

L'ex monastero di S. Caterina ospita l'Antiquarium, dove sono esposti i copiosi reperti provenienti dagli scavi di monte Adranone. Nella chiesa di Santa Caterina si trova anche un affresco del pittore Frà Felice da Sambuca.

Molto bella anche la Chiesa della Concezione di stile trecentesco.

Il Teatro Comunale, realizzato tra il 1848 e il 1851,( con tre ordini di palchi, la platea e un ampio palcoscenico) ha la struttura e lo stile neoclassico dei maggiori Teatri siciliani (Il Bellini di Catania, il Politeama di Palermo, il Regina Margherita oggi Pirandello di Agrigento). Danneggiato dal terremoto del 1968, è stato restaurato nel 1992.

Il Corso Umberto, asse principale del Centro, è delimitato da bei palazzi anche questi quasi tutti restaurati da breve tempo. In alcuni casi in modo suggestivo scavalcano le strade sottostanti, come nel caso del Municipio. Infatti il palazzo municipale è sorretto da un doppio arco monumentale nel cui pilastro centrale si apre il portone sormontato da un orologio.

Molto bello è anche il palazzo dei marchesi Beccadelli, di gusto gotico-catalano, in origine dei marchesi della Sambuca, che includeva in un intero isolato la chiesa di S. Sebastiano e l'ospedale Pietro Caruso del '500.
Sul fronte opposto della via spicca la settecentesca facciata in tufo di palazzo Campisi.

Interessante anche il palazzo Panitteri edificio quadrangolare del secolo XVI in stile tardorinascimentale, costituito da una vasta corte interna, con scala in stile catalano. All'interno del palazzo ospita il Museo Etnoantropologico della terra di Zabut, fondato negli anni '80 dal veterinario dott. Vito Gandolfo; vi era allestito un piccolo museo delle cere che ricostruiva il salotto politico-letterario sambucese dell'ottocento animato da personaggi quali Francesco Crispi, Vincenzo Navarro, George Sand.
Esistono pure tre circoli culturali una ricca biblioteca comunale.



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