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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Altre chiese di Barcellona Pozzo di Gotto

Altre chiese di Barcellona Pozzo di Gotto




Chiesa di San Filippo Neri, ruderi
Quanto riprodotto nella foto è quello che resta della chiesa di San Filippo Neri e dell'annesso oratorio in via Umberto I, accanto al Palazzo Fazio.foto ruderi chiesa San Filippo Neri La chiesa esisteva già nel secolo XVII e fu abbandonata dopo la cacciata dei borboni; fu sede elettorale il 18 ottobre 1860 e tutta la struttura fu demolita intorno al 1963.


Chiesa di Gesù e Maria
Situata a Pozzo di Gotto in Via Risorgimento a pochi passi dall'Ospedale "Cutroni-Zodda" e quasi all'altezza della fontana di Pizzo Castello, è la seicentesca chiesa di Gesù e Maria, che come si evince dal Registro delle deliberazioni emesse dalla Consulta e dai verbali riguardanti le elezioni dei Superiori " Congregazione fondata nel 1622 per donazione fatta dai fratelli Zangla si abbricò la sua particolare chiesa portante i titolo anzidetto di Gesù e Maria ".
La Confraternita di S. Ausenzio era già esistente sotto il titolo di Gesù e Maria nella chiesa del Convento dei Padri Carmelitani, poco distante da essa.
La Chiesa di Gesù e Maria conserva fra le sue opere più importanti la pregevole statua dell"'Ecce Homo" che viene portata in processione il Venerdì Santo.

Chiesa di S. Giacomo Chiesa di San Giacomo, ruderi
Risalendo il greto del torrente San Giacomo verso Gala,  subito dopo il ponte per Maloto vicino alla  Chiesa della grotta di Santa Venera , è possibile vedere tra gli alberi di agrumi, proprio accanto al nuovo argine, una costruzione a cupola.
La cupoletta è quanto rimane visibile della chiesetta in conseguenza di una delle tante alluvioni che hanno colpito la zona prima della costruzione degli argini che imbrigliarono i vari torrenti. La stessa Chiesa della grotta di Santa Venera, posta poco più a valle, presenta un ingresso ad un livello sottostante rispetto alla zona circostante.
Osservando il costone della collina, vicino all'antica trazzera che portava a Gala e che inizia accanto alla Chiesa della Grotta di Santa Venera è ancora visibile qualche rudere di antiche costruzioni. Nella foto si può osservare uno sperone roccioso chiuso da una parete in muratura. 

foto della chiesa di San GiobbeChiesa di San Giobbe (Cannistrà)
La nuova chiesa sorge al centro del paese, sulla via Adelaide, ed è stata costruita nel 1958 con una struttura in cemento armato e muri in mattoni pieni.
Nella via Adelaide esiste ancora la vecchia chiesa, costruita intorno al 1600 ed elevata a sacramentale il 20 marzo del 1717, in seguito di una donazione fatta dal chierico Don Domenico De Gregorio.
Dallo stemma apposto sugli oggetti antichi, provenienti dalla vecchia chiesa, si può desumere che la stessa fosse appartenuta a qualche famiglia gentilizia.


Chiesa di San Giuseppe - ruderi dell'oratorio, (Acquaficara)
foto ruderi della chiesa di San GiuseppeFondata nel secolo XVII fu utilizzata come unico luogo di culto del quartiere fino al 1968, data della fine dei lavori di riparazione della chiesa di S.Maria del Piliere danneggiata dal terremoto del 1908. 



foto ex chiesa di san giuseppeEx Chiesa di San Giuseppe a Pozzo di Gotto
La chiesetta di S. Giuseppe fu fondata dal Primo Abbate S.J.D. di Protonotaro Don Giuseppe Crisafulli, primo Arcipresbitero, Rettore e Parroco della Città di Pozzo di Gotto, nel 1730. Nella sagrestia del Duomo di S. Maria Assunta è stato ritrovato un documento manoscritto, dedicato agli Oratori Pubblici in città, nel quale alla pag. 71 viene testualmente specificato quanto segue: "Primus Abbas J.D. ex Prothon Op. D. Joseph Crisafulli Primus Arcipretis Civitatis Putei de Gotho. Obit Undecimo 8 bris 1738" (Il Primo Abbate J.D. da Protonotaro don Giuseppe Crisafulli che fu Arciprete della Città di Pozzo di Gotto. Morì l`11 ottobre 1738).
La chiesetta di S. Giuseppe si trova sulla via Garibaldi al n. 442. Il suo interno è in pessimo stato ed è in completo abbandono, dopo il crollo del tetto. La facciata di questa piccola chiesa è caratterizzata da un portalino in pietra sul cui architrave è ancora leggibile la parola latina "Joseph". Il portalino è sormontato da una finestra con cornice in pietra arenaria e da una inferriata.

Chiesa della Madonna delle Grazie
foto chiesa Madonna delle GrazieLa chiesa e l'oratorio sono posti all'angolo tra la via Regina Margherita e la via Umberto I°. L'oratorio fu fatto costruire dal sacerdote Genovese Antonino per dare una sede alla "Casa dei Giovani"; in questa associazione si formarono i primi giovani che successivamente daranno vita ad "Azione Cattolica".
Il sacerdote Genovese, da Rettore della Chiesa di San Paolino, ora non più esistente, aveva costituito con i giovani che la frequentavano la "Compagnia dei Luigini".



Chiesa dell'Immacolata
foto chiesa dell'Immacolata con un gruppo di fedeliCostruita alla fine del sec. XVIII, nell'omonimo quartiere, a pochi passi dalla Chiesa dei Basiliani, sorge la Chiesa dell'Immacolata, dove si trovano una statua lignea dell'Immacolata (sec. XVIII) e sei tele ovali del sec. XVII raffiguranti la Natività della Vergine", la "Presentazione al Tempio, l"'Annunciazione", la "Visitazione", la "Circoncisione" e l'"Assunzione". Intatto ancora rimangono l'altare ligneo e le decorazioni alle pareti.
La chiesa dell'Immacolata conclude, come un ideale fondale, la stessa Via Regina Margherita, una delle strade più trafficate del centro di Barcellona.




Ruderi della Chiesa di S.Maria di Lando
foto ruderi chiesa di Santa Maria di LandoTra le chiese, conventi e vari luoghi di culto, non più esistenti a Barcellona il sacerdote Carmelo Biondo cita una chiesa di S. Maria di Lando sulla riva destra del torrente e facente parte della masseria fortificata dell'antico feudo di Lando.
Di essa rimangono i ruderi di un altare seicentesco, probabilmente quello maggiore.





Chiesa di Santa Maria Trebisonda (Portosalvo)
foto della chiesaNella frazione di Portosalvo fu edificata nel `700, sui resti di una quattrocentesca cappella, la chiesa di S. Maria, detta di Trebisonda, dall'antico nome greco del villaggio.
Quest'edificio subì gli effetti devastanti del terremoto del 1908 che la distrussero quasi per intero, lasciando solo le parti inferiori delle strutture perimetrali, come afferma l'arch. Pietro Genovese.
Fu ricostruita quasi per intero e degli elementi settecenteschi esterni sono stati utilizzati solo parte dei cantonali e il portale d'ingresso in pietra di Milici.



Chiesa di San Paolo
foto della chiesa di San PaoloL'attuale chiesa risale al XVI secolo e come il borgo che la circonda fu edificata dagli abitanti del vicino villaggio Fontanelle dopo che quest'ultimo, non si hanno dati certi, pare sia stato abbandonato per un incendio o per un'alluvione. La chiesa è posta su un poggio e domina la vallata, nei secoli è stata danneggiata due volte da incendi ed il tetto, prima costruito con una struttura in legno, è stato sostituito con travature e solette in cemento armato. L'antico orologio, posto sulla torre campanaria ritma il tempo in tutta la zona.




Chiesa di Santo Rocco (Nasari)
foto chiesa di Santo RoccoLa chiesa di San Rocco di Nasari era originariamente intitolata a Santa Maria. Si è certi della sua esistenza sin dal 1300 ( cfr. P. Sella, Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV , Roma 1944 ) e che in essa si officiasse in rito greco. Come risulta dalla relazione che l'arciprete di Castroreale Giovanni Cutrupia compilò su richiesta di Mons.De Vidal, arcivescovo di Messina, detta chiesa aveva due porte, una sagrestia e la casa per il cappellano. All'interno esistevano otto altari, tre frontali, uno dei quali dedicato a Sant'Anna, mentre quello maggiore recava il quadro di Santa Maria di Nasari, ed altri cinque lungo la navata, dedicati rispettivamente al SS.Crocifisso, alle Anime del Purgatorio, a Santa Caterina d'Alessandria, a San Rocco ed alla Madonna dell'Idria. I lavori di ristrutturazione, effettuati nel 1999, hanno riportato alla luce l'antico pavimento in cotto, un pozzo ossario e tre cripte, della cui esistenza era notizia nel libro degli esiti della stessa chiesa, relativo agli anni 1756 - 1806.

Chiesa padronale di S. Rosalia
foto chiesetta di S. RosaliaNel vicolo S. Rosalia, fino al 1908 era funzionante una chiesetta da cui il vicolo prende nome. Di proprietà padronale ( è appartenuta alla nobile famiglia Saccano - Stagno), serviva la piccola comunità che faceva capo a varie abitazioni nell'ambito della parrocchia di S. Giovanni Battista.
Alcuni anziani della zona raccontano che era consuetudine, sempre fino all'inizio del secolo, recarsi in questa chiesa per partecipare alle funzioni religiose, portandosi appresso delle seggiole di corda, in quanto la chiesetta era sprovvista di suppellettili, panche o sedie stabili. In seguito al terremoto del 1908 subì gravi lesioni alle strutture, tra cui il crollo del tetto. Da allora la chiesetta è stata chiusa al culto. In seguito è stata adibita ad uso privato come deposito di cassette per le arance ed altro materiale.

foto dell'ingresso Oratorio delle Anime del Purgatorio
L'Oratorio è situato accanto alla Chiesa di San Vito, in parte trasformata in auditorio.








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