Campo rosso con leone coronato d'oro rampante sostenente colonna d'argento.

Nobile famiglia, che il Minutolo vuole originaria della città di Sutera da dove poscia passò in Palermo. A sutera, egli dice, tutti i membri di questa famiglia occuparono le prime cariche e tra gli uomini illustri ricorda:
- Giaimo capitano d’armi nel Val di Mazzara sotto Alfonso;
- Gianfrancesco capitano di Sutera 1438,;
- Giacomo giurato l456;
- Mariano capitano e giurato 1457;
- Andrea giurato 1511;
- Mario giurato 1569;
- Gianpietro giurato 1583;
- Mario giudice pretoriano della G. Corte di Palermo nell’anno 1639-40;
- Filippo tenne la stessa carica nel 1665-66 e fu poi giudice della Gran Corte del Regno nel 1668, padre di
- fra' Vitale, ricevuto nell’ordine di Malta 1669, cavaliere gerosolimitano 1674, capitano di cavalleria, ed infine tenente colonnello a servigi della veneta Repubblica nella guerra della Morea;
- Diego a 2 novembre 1762 ottenne parere favorevole dal Protonotaro del Regno per essere ammesso nelle funzioni di Corte.
- Con Decreti Reali del 21 luglio 1869 e del 10 agosto 1873 Rocco Camerata Scovazzo ottenne il titolo di barone di Casalgismondo (territorio a Sud-Est di Aidone),sindaco di Aidone e comandante delle Guardie Nazionali rivoluzionarie del Distretto. Nel 1860 venne arrestato a Palermo dalle truppe borboniche.
- Nel 1861 Lorenzo Camerata-Scovazzo, fratello del barone, e il barone stesso, sono deputati al I Parlamento del Regno d'Italia.
- Dal 1882 al 1889 Francesco Camerata (figlio di Rocco e marito della nobile Maria Luisa Pignatelli di Noya e padre di Rocco, Paola e Giuseppe) è consigliere comunale e nel 1890 sindaco di Piazza Armerina.
- Nel 1921 Salvatore Camerata da Butera ma abitante a Piazza Armerina è eletto deputato per Alleanza Democratica Sociale. I baroni Camerata erano proprietari del palazzo Starrabba di via Garibaldi. Esiste anche una via Barone Camerata, parallela alla via Garibaldi, accanto alla chiesa di S. Giovanni Evangelista.

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