Di rosso alla fascia d'argento sormontata da due stelle di sei raggi d'oro ed accompagnata in punta da uno scaglione d'argento. |
|
Antica e nobile famiglia aragonese detta anche de Aidone o d'Aidone, che già appare nel Ruolo dei Feudatari di Placie pubblicato nel 1408. In tale documento, si trovano le seguenti famiglie risiedenti da secoli nella città: de Moac, de Caldarera, de Aidone, Barresi, Naselli, Villardita, Capizzana; da pochi decenni la famiglia Ventimiglia; portate da eventi bellici di questo periodo le famiglie Colomba, Landolina, Pugliu o Pugliese. Un Guglielmo de Aydone per la somma di once 50 comprava presso gli atti di notar Andrea de Alphi a 30 maggio 1393, da potere di Ruggiero Berlione, il feudo di Azolina, compra che, con privilegio dato in Catania a 3 giugno 1393, veniva da re Martino confermata. Simone figlio di Guglielmo ottenne a 30 giugno 1453 la conferma dal viceré Lupo Ximen Durrea e fu padre di Antonio, che insieme al feudo di Azolina possedette quello di Giuliana. Detto Antonio ebbe un figlio a nome Giovanni che s’investì di Azolina a 1 febbraio 1476 e lasciò erede il figlio primogenito Giovan Paolo investito di Azolina a 16 gennaro 5.^a Ind. 1517 e di Giuliana a 16 gennaro 7.^a Ind. 1504. A Giovan Paolo succedette il figlio Giacomo, che s’investì d’Azolina a 27 giugno 1527; ed a questi il figlio Marcello investito a 11 dicembre 1599. Questi non ebbe che un’unica figlia a nome Elisabetta, che sposò Scipione Boetto il quale, nel di lei nome, otteneva la investitura del feudo di Azolina a 2 dicembre 1603. Un Enrico de Aidone possedette il feudo di Montagna di Marzo col titolo di barone nel 1300 ca. Un Riccardo de Aydone di Piazza lo trasmise al figlio Bernardo che, a 23 ottobre 2. Ind. 1453, l’ebbe confermato. Costui ebbe in figlio primogenito Giovanni dottore in legge che ottenne la conferma e l’investitura del detto feudo di Montagna di Marzo a 6 maggio 1465 e lo trasmetteva all’unica figlia Elisabetta, che ne veniva investita a 4 novembre 1497. Elisabetta de Aidone vedova de Gaffori, sposò nel 1516 Matteo Trigona, figlio di Nicola Trigona capostipite dei Trigona di Piazza. Un ramo della famiglia Aidone possedette la metà del feudo di Lazzarino, della quale l’ultimo investito fu Antonio Aidone, che testò a 1 luglio 1763 in notar Giacomo Squillaci di Sciacca e lasciò soltanto alcune figlie femine, la primogenita delle quali: Isabella fu investita di detta metà di feudo a 5 marzo 1764; ma, essendo morta senza figli nel maggio del 1766, ne succedeva nella detta metà di feudo la sorella secondogenita Eufemia, che ne fu investita a 15 giugno 1766 e sposò Vito Saverio Palermo, nella famiglia del quale trasmise il titolo di barone di metà Lazzarino, che ancor da essa vien conservato.
Scheda Compilata da Virtualsicily Staff ©
|